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Porto di Livorno, Authority: Giani promuove Guerrieri e ne chiede la conferma a Rixi

di Martina Trivigno
Porto di Livorno, Authority: Giani promuove Guerrieri e ne chiede la conferma a Rixi

Primo incontro del presidente della Regione col viceministro ai trasporti. Il governatore ha confidato ai fedelissimi di aver optato per la continuità

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LIVORNO. Se il ministro Matteo Salvini procederà d’intesa con il presidente della Regione Toscana, alla guida dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale (Adsp) sarà confermato Luciano Guerrieri. Da quanto si apprende, infatti, il governatore Eugenio Giani ha già avuto un primo incontro con il numero due del ministero, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi. Una conversazione durante la quale – ha poi confidato Giani ai suoi fedelissimi – ha parlato di continuità e ha dato un’indicazione forte e chiara su chi secondo lui dovrà guidare l’Authority nei prossimi quattro anni: Guerrieri.

Un nome che divide

Eppure, il suo è un nome che divide, a cominciare dallo stesso partito di cui fa parte il governatore toscano, il Pd. Simone De Rosas, segretario della federazione dem di Piombino, Val di Cornia ed Elba, a proposito del lavoro dell’Adsp, evidenzia che «ci sono state in questi anni tante criticità, il porto di Piombino ha moltissime potenzialità al momento non sviluppate», evidenziando come «gli operatori denuncino che Piombino non ha avuto la crescita che ci si aspettava, molte aree sono pronte ma da collegare con la rete elettrica e idrica, non c’è chiarezza su quale sia la vocazione di questo scalo a livello industriale». Anche il segretario della federazione livornese, Alessandro Franchi, non è stato caldissimo verso Guerrieri, non la pensa però così Giani che, nel corso del suo colloquio con Rixi, avrebbe ripercorso il lavoro dell’attuale presidente. Ma se dovesse confermare questa linea, dovrà motivarla e difenderla di fronte agli esponenti locali del suo partito e ai sindacati che – come scriviamo nell’articolo a fianco – ieri hanno preso una posizione netta a favore di Matteo Paroli.

La Darsena Europa

Di fronte al viceministro, Giani avrebbe elogiato il lavoro di Guerrieri per la Darsena Europa, pensata e progettata per accogliere grandi navi con tre chilometri di banchine, due grandi terminal, due milioni di metri quadrati di nuove aree e un nuovo ingresso portuale con fondali fino a meno 20. Un’infrastruttura da oltre 600 milioni di euro, di cui 200 impegnati dalla Regione stessa in bilancio a dicembre 2020, quando Giani era presidente da pochi mesi. E il suo parere è stato positivo non solo su Livorno, ma anche su Piombino (a differenza di quanto sostenuto dal Partito democratico), parlando di impegno e prospettive.

L’iter

Ora la palla passa al ministro Matteo Salvini che, con un decreto, dovrà nominare i 16 presidenti delle Autorità di sistema portuale che resteranno in carica per i prossimi quattro anni e potranno essere riconfermati una volta soltanto. La legge stabilisce che «il ministro nomina il presidente, previa intesa con la Regione interessata, comunque tra personalità che risultino esperte e di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale».

Gli altri nomi

Ma nella corsa verso la guida dell’Adsp, Guerrieri non è solo. Tra gli aspiranti spuntano Luigi Lanera, responsabile del dipartimento politiche della navigazione di Fdi e consigliere del ministro Musumeci; Davide Gariglio, ex membro dem della commissione trasporti della Camera, che però – come ha raccontato Il Secolo XIX – è lanciato dal Pd nazionale su diversi porti, da Ravenna a Napoli. C’è poi Matteo Paroli, livornese, attuale segretario generale dell’Adsp che, stando ai rumors, dovrebbe essere scelto per guidare il porto di Genova, che è senza presidente da un anno. La partita non è ancora chiusa.


 

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