Il Tirreno

Livorno

Scuola: la protesta

A Livorno stavolta lo sciopero lo fanno i genitori: «Chiudete la scuola fino a fine lavori»

di Francesca Suggi
A Livorno stavolta lo sciopero lo fanno i genitori: «Chiudete la scuola fino a fine lavori»

Micheli-Lamarmora, contro gli allagamenti le famiglie degli alunni reclamano aule sicure

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Livorno «La scuola deve essere chiusa fino a quando i lavori non permettano di far rientrare i nostri figli e le nostre figlie in aule sicure». Lo dicono forte e chiaro e lo scrivono. Sono oltre 200 famiglie di bambini che frequentano l’asilo e la primaria delle Micheli-Lamarmora, alunni che temporaneamente stanno frequentando le aule a modulo nel parco delle Mura Lorenesi alla Guglia (in attesa che si chiuda il restyling della sede di piazza Xi Maggio). E venerdì 28 febbraio sono i genitori ad autorganizzare e autoconvocare lo sciopero dei piccoli studenti. Appuntamento alle 8,15. La questione è sempre la stessa, infiltrazioni e allagamenti delle aule ogni volta che piove. La goccia che fa traboccare il vaso è l’ultimo acquazzone di lunedì: i genitori chiamano i vigili del fuoco. Al sopralluogo anche i tecnici del Comune, la dirigenza scolastica e l’assessora Libera Camici: due aule vengono dichiarate off limits. E anche se ieri mattina al nuovo sopralluogo degli addetti - con la ditta incaricata che è al lavoro dalla settimana scorsa, compreso il weekend passato per superare le criticità - tutta la scuola è tornata agibile comprese le due classi, ai genitori non basta.

Sia la dirigente Cecilia Semplici che la vicesindaca con delega all’Istruzione Camici rinviano qualsiasi dubbio sulla sicurezza della struttura. «Lo hanno chiaramente detto anche i vigili del fuoco al sopralluogo che non ci sono problemi di sicurezza, noi per primi avremmo chiuso, i bambini sono la nostra priorità».

La protesta dei genitori

I genitori organizzano uno sciopero proprio per affermare le loro richieste. «Abbiamo sopportato mesi di allagamenti, poi è venuta la ditta che per una settimana ha fatto i suoi interventi e adesso ci piove più di prima, anche in aule che prima non si allagavano: adesso basta». Sono stufi. Anche le firme raccolte nelle 11 classi della primaria e nelle 4 classi dell’asilo - e ancora il giro non è concluso - sono intorno alle 200. Non poche. Il clima è acceso. «L’ansia e le paure che ci assalgono ogni volta che piove devono cessare di esistere semplicemente perché non è normale e neanche ammissibile far stare i nostri cari in una struttura che si allaga ad ogni temporale e dove l’acqua entra in contatto con l’impianto elettrico», scrivono. «Ad oggi i moduli -nonostante tutti i rattoppi che vengono effettuati dalle ditte ma che son peggio delle toppe- non sono in grado di ospitare né i nostri figli né il personale. Pertanto scioperiamo per un obiettivo chiaro ed inequivocabile: pretendere il diritto inalienabile di avere una scuola idonea e degna di questo nome». I genitori chiedono il sostegno anche del personale scolastico: «Queste criticità riguardano anche loro in prima persona».

La preside tranquillizza

La dirigente Cecilia Semplici sottolinea il rapporto diretto con i rappresentanti dei genitori per informarli sempre in tempo reale di quel che accade. «I vigili del fuoco che hanno ispezionato la struttura con particolare attenzione all’impianto elettrico hanno interdetto l’uso di due aule che ieri sono tornate agibili e hanno sottolineato anche ai genitori presenti che la scuola è sicura». E ancora: «Le lezioni si sono sempre svolte regolarmente, non c’è stata mai interruzione del servizio: la fortuna di questa scuola è che ha tanti spazi. Gli alunni erano già stati spostati senza alcun problema». Semplici ribadisce che la ditta ha risolto le criticità legate ai 150 pluviali e al fogliamo depositato sul tetto all’origine degli allagamenti.
 «L’attenzione di docenti e personale Ata è massima: la sicurezza dei bambini è nostra priorità e non deve essere messa in dubbio».

Camici: la scuola è sicura
La questione pioggia e allagamenti all’infanzia e primaria Micheli-Lamarmora, nella struttura a modulo allestita nel parco delle Mura Lorenesi, arriva in consiglio comunale. Per bocca del consigliere di opposizione di Buongiorno Livorno Pietro Panciatici. «Lo ringrazio per avermi dato la possibilità di spiegare e fare un’operazione verità», così l’assessora con delega all’Istruzione Libera Camici. Una cosa su tutte la sottolinea con forza: «Non siamo folli, ci fossero stati problemi strutturali saremmo stati noi per primi a chiudere la scuola: la struttura è in sicurezza, lo hanno detto gli stessi vigili del fuoco nel sopralluogo effettuato in massima trasparenza alla presenta anche dei genitori».
Camici ripercorre i fatti. «In loco c’è una squadra della ditta incaricata arrivata da Catania al lavoro sulla struttura: ha lavorato tutta la settimana scorsa e anche il weekend e non se ne andrà se prima non saranno risolte le criticità». Perché Camici assolutamente non nega o disagi. «Ci sono criticità da superare, è evidente, ma non ci sono problemi strutturali: c’è grande attenzione del Comune, dei nostri tecnici, della dirigenza scolastica, anche ieri eravamo tutti di nuovo alla scuola per una ulteriore verifica sulle due aule interdette in via cautelativa, che sono state riaperte».
La gara di affidamento del servizio di noleggio con installazione dei moduli prefabbricati si è svolta a luglio 2023 con procedura aperta ed è stata aggiudicata alla ditta Interguest società consortile di Catania per un valore di 891mila euro e una durata di 31 mesi pari.
L’assessora comprende l’agitazione delle famiglie. «Ma dovrebbero essere rassicurati sia dalle parole dei vigili del fuoco che dall’attenzione che c’è intorno alla scuola: stiamo cauti quando si mette in discussione la sicurezza, perché in questo caso non è in dubbio. Cerchiamo di stare sulla realtà».
Camici aggiunge anche che la ditta incaricata sta mettendo in campo interventi aggiuntivi, soprattutto intorno ai 150 pluviali discendenti che sembrano all’origine delle problematiche nel caso di acquazzoni.
E chiude ribadendo l’importanza dell’interlocuzione costante e diretta dei rappresentanti di classe con la dirigenza scolastica: «La preside informa tutti puntualmente di quello che accade, a dimostrazione della centralità della questione. E anche noi siamo sempre presenti».
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