Livorno, Villa Morazzana sfregiata: divelto il cancello e scritte. Cosa dice il Comune
Nuove ferite alla dimora ottocentesca. È del Comune: chiusa e nell’oblio dal 2012
LIVORNO. La rete metallica dell’ingresso divelta. Completamente. Sostituisce ormai da anni una parte del vecchio cancello abbattuto per metà (e mai ripristinato) durante un’operazione di manutenzione del verde della storica dimora ottocentesca di proprietà comunale. Che adesso si ritrova pure imbrattata con una scritta colorata che spunta sul muro della terrazza laterale.
Qui Monterotondo: è sempre più violata Villa Morazzana, con tutto il suo carico di storia, bellezza e potenzialità per la città tutta (per chi ci crede sulla villa ci sono pure tante leggende di fantasmi).
Intrusioni e vandalismi
Sono evidenti i segnali che là dentro qualcuno entra. Scorribande di ragazzi in cerca di avventure? Vandali che imbrattano e danneggiano? Tutto può essere. Di sicuro quella scritta multicolore alla terrazza del primo piano, sopra la vecchia chiesetta della Villa, è segno inconfutabile che qualcuno si introduce. E sale ai piani alti. Basta anche dare anche un occhio alle tante finestre aperte, dalle quali entrano pure piccioni (giusto per fare un esempio), pioggia, vento e intemperie.
E che le scorribande non mancano lo dimostra anche la piccola finestra laterale, esterna, di quella che un tempo era l’abside della vecchia cappella: all’interno si vede un termosifone in giro, piazzato in quello che era un bagno, sullo sfondo di una camera da letto logora con la parete decorata con farfalle.
Sempre più degrado
Tutto va nella direzione di un degrado sempre più dominante degli interni della villa dormiente e abbandonata che nel tempo è stato ostello della gioventù (ecco il perché della camera con bagno che si vede dalla finestrina che dà sullo stradello laterale).
E poi ancora dentro quelle mura prese vita un locale della movida, poi un centro convegni, successivamente fece da accoglienza profughi. Nel 2012 la chiusura totale di quei 1700 metri quadri con un giardino di 7mila metri quadri. E chissà, riavvolgendo il filo della storia, quante volte si sono goduti da quelle finestre il panorama di Monterotondo fino al mare i celebri cantanti lirici Roberto Stagno e Gemma Bellincioni che acquistarono la dimora ottocentesca nel 1894 e la resero fulcro di grandi feste e ricevimenti.
Lo scorso 10 gennaio l’ingresso della villa era integro. Il Tirreno fece un ampio servizio sul bene comunale, per capirne possibili progetti e valorizzazioni in essere e la rete metallica per impedire l’accesso c’era. Vederla poco più di un mese fa e tornarci ieri: le finestre aperte aumentano. Anche sulle pareti laterali. E la vegetazione fagocita sempre più tutta la vetrata regale dell’ingresso firmata dai fratelli Gambaro. Un degrado che è come un pugno nello stomaco anche per l’architetto Riccardo Ciorli, ex funzionario dell’ Archivio di Stato e cultore delle ville storiche del territorio.
«La mia speranza è ancora quella che tale patrimonio architettonico e artistico e, perché no, anche etnoantropolico, non solo sia oggetto di maggiore attenzione, ma anche che diventi con le altre 2 ville vicine oggetto di un piano di valorizzazione pubblico usando i finanziamenti europei. Un bene culturale è un bene riconosciuto dalla Stato», scrisse quando il giornale della città dedicò alla villa un servizio.
I progetti nel cassetto
La volontà dell’amministrazione di tornare a utilizzare la villa c’è. Lo dimostra il prossimo sopralluogo del 6 marzo. Sostanzialmente al momento l’amministrazione ha due idee progettuali: una di cui parlò anche il sindaco nel 2021 è quella di trasformare Villa Morazzana in centro sportivo federale per sport minori ed è un progetto collegato con l’acquisizione, tramite permuta dalla Asl, dei vicini impianti sportivi e della palestra di villa Rodocanacchi. L ’altra, ipotesi recente, è quella di trasformare la villa in studentato e partecipare a bandi ah hoc per reperire risorse e fare i lavori di recupero che servono.
Cosa dice il Comune
Scuote la testa l’assessore Federico Mirabelli. È sul posto a fare un primo controllo. La rete metallica divelta, la scritta sul muro della terrazza del primo piano di Villa Morazzana sono ulteriori colpi a una struttura importante del patrimonio comunale che ha bisogno, da una parte di importanti interventi di messa in sicurezza e ripristino e dall’altra di progetti che siano in grado di valorizzarne le potenzialità. «Segnalerò immediatamente agli uffici competenti di questi danneggiamenti e sarà necessario fare un ripristino sicuramente dell’ingresso, in emergenza», commenta a caldo. «E sarà necessario a strettissimo giro un intervento coi vigili per verificare l’interno»,
La situazione e il futuro della storica dimora di inizio ’800 sono all’attenzione di Palazzo Civico. Il sopralluogo che era in programma lo scorso 12 febbraio è saltato per un impegno prioritario e torna in calendario il 6 marzo. Con tutti gli uffici tecnici competenti, insieme a Mirabelli. Il Comune sarà in zona anche oggi, ma l’attenzione sarà focalizzata sul monitoraggio dei pozzi.
«È evidente che qualcuno si introduce nella struttura - e scatta l’appello - Voglio ricordare che si tratta di una situazione particolare, la villa non è in sicurezza ed entrare è pericoloso. Invito tutti a non farlo per ragioni di sicurezza, appunto».
E proprio le condizioni attuali della villa di inizio Ottocento, chiusa dal 2012, saranno il focus del sopralluogo del 6 marzo.
«Dobbiamo valutare lo stato dell’arte insieme ai tecnici per capire gli eventuali interventi da fare per garantire una manutenzione tale da mantenere la villa in sicurezza, anche per le idee progettuali che abbiamo per il suo futuro», chiude l’assessore ai Lavori Pubblici Federico Mirabelli
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