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Commercio: l'idea

Livorno, ceni al ristorante e il taxi è pagato andata e ritorno

di Marcello Mastrocola
Livorno, ceni al ristorante e il taxi è pagato andata e ritorno

L’idea della Fonte del Penitente di Montenero per i clienti. Chef Nino racconta la rinnovata gestione del locale

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LIVORNO.  Da una parte il giro di vite del Codice della strada che prevede multe salate e sospensione della patente per chi beve qualche bicchierino in più. Dall’altra l’idea di un locale di Montenero che, nella sua nuova gestione partita 1 febbraio, decide di attivare un servizio taxi per accompagnare e riportare a casa i clienti a cena (su richiesta). Nel Livornese non è l’unico ad averlo “servito”.


Qui la “Fonte del Penitente”. «Da noi – racconta lo chef Nassir Habib, per tutti chef Nino – è possibile prenotare un servizio che riporterà a casa e andrà a prendere, su richiesta, chi, per evitare problemi dopo aver bevuto un po' di più, e quindi un eventuale ritiro della patente, sceglierà un modo alternativo a quello di tornare con mezzi propri. Per ora è proprio un taxi, poi la proprietà si organizzerà con un innovativo servizio navetta, anche con l’insegna del ristorante, che garantirà un gesto di utile cortesia ai nostri clienti ma che darà anche visibilità al ristorante».

L’entusiasmo di chef Nino e di tutto il nuovo staff è alle stelle. Tante idee, la volontà di valorizzare i cibi della tradizione di mare labronica e soprattutto un cuoco che ha una storia bella da raccontare.

Chef Nino, reduce da un’esperienza professionale nella zona dell’ Abetone dove era il re dei fornelli di un ristorante di alcuni soci che hanno investito nella La Fonte del Penitente, sulla via di Montenero. A due passi dal santuario e dal Colle Sacro da secoli meta di pellegrini da ogni parte del mondo. I locali del ristorante profumano di storia. Si riavvolge il filo. Il nome “Fonte del Penitente” deriva dalla sua connotazione fondamentale: una splendida fonte naturale e libera che percorre il locale al suo interno. E c’è un pannello a vetro, all’interno, a raccontare quel che resta. E si dice che il locale sia stato ricavato all’interno di una struttura che era, in origine, un monastero. Vicinissimo alla piazza del Santuario.

«La mia storia professionale è sicuramente curiosa - si racconta chef Nino - Io mi sono laureato in lettere classiche in Egitto, ho cominciato a insegnare ed ero ovviamente molto attratto dall’Italia per la sua meravigliosa cultura. Decisi di venire in Italia per un’altra mia grande passione, il calcio, per il Mondiale di Italia’90. Vidi le partite dell’Egitto che era nel girone con Inghilterra, Olanda e Irlanda. L’Italia mi piacque molto e conobbi mia moglie, con cui abbiamo due figli, di 28 e 24 anni».

Riparte la nuova gestione. L’obiettivo è dar vita a una nicchia gastronomica che guarda ai piatti di mare. «La Fonte del Penitente è una bella scommessa per me e per gli imprenditori che hanno deciso di investire su questo storico ristorante - continua - L’obiettivo dei soci è creare un locale che sia una piccola, felice nicchia gastronomica, in cui, con poco più di 30 coperti, che però aumenteranno in estate con i tavoli all’aperto e per i matrimoni». Ed ecco la proposta: «Verranno proposte alla clientela inizialmente 3 menu tutti mirati a valorizzare il pescato locale, ma anche il cacciucco, che abbiamo appena iniziato a proporre, o le richiestissime padellate, con una grande ricchezza di frutti di mare, astici e aragoste». Oggi è San Valentino: «Mi ha stupito l’altissimo numero di prenotazioni, subito dopo però andremo a pieno regime, cominciando a fidelizzare la nostra clientela, per me il rapporto diretto, con i nostri clienti, è fondamentale».l

 

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