Il Tirreno

Livorno

L’intervista

Livorno, il presidente della Compagnia Lavoratori Portuali: «Situazione Tdt? Le parole di Grimaldi scongiurano una prevalenza del traffico delle auto sui container»

di Iacopo Simoncini

	Uno scorcio del porto di Livorno (foto Franco Silvi)
Uno scorcio del porto di Livorno (foto Franco Silvi)

Raugei: «Il 2025 sarà un anno importante: il rinnovo del presidente dell’AdSP, l’inizio dei lavori per le opere a mare della Piattaforma Europa, l’avvio della manifestazione di interesse per la realizzazione del terminal contenitori nella Darsena Europa e le elezioni regionali»

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LIVORNO. La fine dell’anno è ormai alle porte ed è il momento di tracciare bilanci e di guardare all’arrivo imminente del nuovo anno. Abbiamo analizzato la situazione del porto di Livorno con il presidente della Compagnia Lavoratori Portuali Enzo Raugei, alla guida della cooperativa dal 2006 e rieletto per il prossimo triennio.

Come valuta i numeri del Porto di Livorno in questo 2024?

«Rispetto agli accadimenti mondiali e alla situazione geopolitica, mi sento di dire che poteva andar peggio. C’è stata una certa flessione nella seconda parte dell’anno del traffico automotive, ma che comunque tiene e si riposiziona sui valori “normali” dopo l’impennata del 2023. Si è assistito a una flessione dei contenitori dovuta alle vicende risalenti al 2023 e ai primi mesi del 2024 e all’incertezza sul cambio della proprietà del terminal e alle note vicende del mar Rosso. In questi ultimi mesi si rileva una timida ripresa che si spera si consolidi e rafforzi dal prossimo febbraio con il nuovo joint Gemini. I prodotti forestali si mantengono su un trend costante, il traffico ro-ro dovrebbe chiudere in incremento, così come il traffico crocieristico. Un dato interessante per il nostro gruppo è la crescita della merce a temperatura controllata, in particolare frutta fuori stagione ed esotica, che gestiamo attraverso il Livorno Reefer. Quest’anno si supereranno i 6.500 contenitori per un totale in-out di oltre 130.000 pedane».

Come vedete la vicenda del Terminal Darsena Toscana?

«Le uscite e i chiarimenti pubblicati in questi giorni sulla stampa rilevano una tendenza atta a chiarire le questioni e a superare il delicato momento per il nostro porto. A mio avviso i temi possono e devono essere superati attraverso il rispetto del Piano regolatore portuale e dall’analisi in atto (non ancora pubblica) sul piano di impresa presentato da Tdt all’AdSP: questi elementi rappresentano i punti fermi a cui possiamo fare riferimento affinché si vada avanti nell’indirizzo di un equilibrio e del rispetto delle regole. Il timore di uno squilibrio, paventato dal comitato di partenariato per una prevalenza del traffico delle auto sui container, è oggi scongiurato dalle parole dello stesso Grimaldi. Le condizioni per arrivare a un quadro più pacifico e condiviso, credo ci siano tutte e nell’interesse di tutti, attraverso gli strumenti che indicavo pima e grazie ad un patto di onore tra imprenditori. Quando si dialoga e ci si confronta è sempre positivo, vuol dire che c’è la volontà di andare avanti e di chiarire i malintesi».

Avete già un quadro preciso di quello che potrebbe succedere nel prossimo anno?

«Avere “quadri precisi” di quello che succederà nel 2025 con le situazioni di conflittualità, incertezza e volatilità che pervade il mondo, significherebbe essere maghi. Penso che almeno per il primo semestre il trend sarà simile a quanto rilevato nella seconda parte dell’anno con alcuni miglioramenti che potrebbero derivare da una ripresa dei traffici conseguente al, tanto sperato, miglioramento del quadro geopolitico mondiale. Il porto sarà caratterizzato da importanti eventi: il rinnovo del Presidente dell’AdSP, l’inizio dei lavori per le opere a mare della Piattaforma Europa, l’avvio della manifestazione di interesse per la realizzazione del terminal contenitori nella Darsena Europa, tema sul quale l’intera imprenditoria locale dovrebbe cominciare a riflettere in termini partecipativi; non ultime in ordine di importanza, le elezioni regionali che, visto l’impegno che la Regione ha profuso per il nostro porto e anche per il fatto che la portualità è materia concorrente, hanno indubbiamente una importanza strategica per il porto di Livorno. L’altro tema di carattere nazionale che riguarderà l’intera portualità è quello della annunciata riforma della legge 84/94, che nell’anno 2025 vedrà l’avvio del necessario confronto tra i principali attori dei porti e le forze politiche e di Governo».

Cosa si auspica per il 2025?

«Auspico un anno in cui prevalga il buon senso e si realizzi un clima di pacifica coesistenza, superando gli attuali devastanti conflitti. È un dato di fatto che i commerci internazionali e con essi i traffici marittimi e portuali crescono quando esiste un clima di collaborazione e di reciproco rispetto tra paesi diversi. Spero si superino le tentazioni di introduzione dei dazi e del protezionismo che non può che generare negatività e contrapposizione. Per il porto mi auguro che si proceda speditamente con l’avvio delle opere a mare per la Piattaforma Europa e per la manifestazione di interesse per la realizzazione del nuovo terminal dei contenitori sulla Darsena Europa, consolidando la vocazione per questo tipo di attività per il porto di Livorno determinante per la sua prospettiva di crescita futura. Ritengo altresì importante che si concluda la progettazione definitiva per il nodo del collegamento ferroviario tra il nostro porto e la rete ferroviaria nazionale, ristabilendo gli stanziamenti che sono stati deviati verso altre opere. Non ultima in ordine di importanza è l’avvio per la realizzazione del corridoio tirrenico autostradale, una anacronistica situazione che emerge evidente se si apre una cartina della rete dei grandi collegamenti europei, l’unico pezzo mancante è il collegamento tra Livorno e Civitavecchia, di cui si parla da decenni».

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