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Porto di Livorno, il futuro è adesso: gli investimenti e i progetti per tecnologia e svolta green

di Iacopo Simoncini

	Una veduta dello scalo livornese (foto Franco Silvi)
Una veduta dello scalo livornese (foto Franco Silvi)

Realtà aumentata e realtà virtuale, come cambiano i nostri scali: i temi al centro di un progetto europeo

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LIVORNO. Una delegazione dell’Adsp ha preso parte, nei giorni scorsi a Valencia, a un progetto europeo, denominato “NeXTrainPortS” con la partecipazione della Fundación Valenciaport, dello Stc-Group Rotterdam, dell’Università del Pireo, del Centro di Formazione Logistica e Intermodale di Venezia e di Provincia Livorno Sviluppo. Tra i partecipanti all’iniziativa, in rappresentanza dell’Adsp, la responsabile area formazione, Sonia Avanzoni.

«Il progetto – spiega – era finalizzato a capire come la digitalizzazione, la transizione energetica e i processi di automazione possano impattare sulle professionalità del sistema portuale, logistico e trasportistico. Durante l’incontro abbiamo sviluppato un osservatorio sulle professioni dei porti e su quelle che sono le competenze che devono essere costruite per creare dei programmi e dei progetti ad hoc. Sono state gettate le basi per iniziare un’analisi che è in corso e che verrà presentata nel corso del prossimo anno».

Le iniziative

All’interno delle riunioni con i partner sono stati utilizzati metodi innovativi attraverso l’utilizzo della realtà aumentata e della realtà virtuale che serviranno come strumenti per scambi internazionali e per la formazione.

«Per quanto concerne il porto di Livorno – riprende Avanzoni – si tratta di un progetto che portiamo avanti da anni. Per esempio, abbiamo cercato di capire come possa essere utilizzata la realtà aumentata per attività più operative o come momento di familiarizzazione per l’introduzione delle nuove generazioni nel mondo del lavoro. La realtà immersiva permette, invece, di ristabilire le condizioni di lavoro in una sorta di “apprendimento simulato”, dissimulando tutte le operazioni lavorative. Una volta che verranno sviluppati tutti questi programmi verranno testati con le imprese attraverso scambi internazionali».

Il porto di Livorno sta cercando di crescere e di implementare la digitalizzazione. «Il nuovo piano triennale – riprende la responsabile dell’Area Formazione dell’Adsp – sta investendo su tutto il 5G nella rete portuale e digitalizzeremo ulteriori processi per velocizzare l’imbarco e lo sbarco della merci, mentre sulla parte ambientale stiamo lavorando sul cold ironing con la relativa elettrificazione delle banchine». Definire le dinamiche di sviluppo delle competenze nel settore logistico-portuale, interpretare i cambiamenti in atto e valutare le opportunità occupazionali che si apriranno grazie alla digitalizzazione, l’automazione, la transizione ecologica e la cybersecurity. Questi sono stati i temi maggiormente trattati nei giorni a Valencia.

«È stato il secondo incontro dopo quello che si è tenuto a Livorno ad aprile – conclude Avanzoni –nonostante effettuiamo incontri online continuativi per verificare lo stato di avanzamento delle nostre analisi. I prossimi incontri saranno a marzo a Rotterdam e nel porto del Pireo. Questo progetto durerà fino alla fine del 2026 e si concluderà con la presentazione di un policy paper a Bruxelles in commissione Europea». All’incontro hanno preso parte anche Dario Finetti, dell’area Formazione dell’Adsp, e Paolo Talini, della direzione e area promozione Adsp.

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