«Natale cancellato alla scuola Bini di Livorno». Ma la preside: «Niente di più falso»
Il consigliere di FdI, Alessandro Perini: «Usano la parola “inverno”». La dirigente scolastica Rita Moretti: «Era la lezione sul solstizio»
LIVORNO. «In alcune classi – dice il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alessandro Perini – i bambini sono stati costretti a fare biglietti di auguri per un felice inverno. E così alle Bini è stato cancellato il Natale». «Falso – risponde la dirigente scolastica Rita Moretti –, il bigliettino riguarda una lezione sul solstizio d’inverno fatta durante l’attività alternativa. Qui il Natale viene festeggiato eccome».
È un botta e risposta dalla distanza quello tra il consigliere e la preside dell’istituto comprensivo Micali, in cui rientra la scuola Carlo Bini.
Tutto è iniziato dopo che Perini ha pubblicato sui social un video in cui sostiene che alle Bini sia sparito il Natale «perché offendeva le altre etnie. Peraltro a segnalare l'accaduto a Fratelli d’Italia è stata una famiglia di religione non cristiana». Perini aggiunge che «i bambini sono stati costretti a fare biglietti di auguri per un felice inverno. La fantasia si spreca pur di rinunciare alle nostre identità e tradizioni. Quale festa è quella dell'inverno? Forse qualcuno pensa di essere in Lapponia, ma a Livorno non ci risulta siano presenti renne e ghiacciai. Cancellare il Natale e la nascita di Gesù, non è solo un affronto alle nostre tradizioni, ma una privazione per tanti bambini. Nella storia di Maria, Giuseppe e di quel bambino nato in una stalla ci sono valori umani che sono universali. Prendiamo atto che per qualcuno la parola Natale è diventata impronunciabile».
Per questo «ma su questo specifico episodio Fratelli d'Italia, attraverso il senatore Marco Lisei, chiederà chiarimenti con una interrogazione parlamentare che verrà depositata in questi giorni». I chiarimenti li dà direttamente la preside Rita Moretti. Contattata dal Tirreno, la dirigente scolastica racconta una storia differente rispetto a quella di Fratelli d’Italia. Prima di tutto, dice Moretti, «a fare il bigliettino di cui parla il consigliere è stata l’insegnante di alternativa e si riferiva a un’attività sul solstizio d’inverno. Tutto l’istituto comprensivo ha visto impegnati gli alunni in attività legate al Natale: lavoretti vari, concerti dell’indirizzo musicale, saggi e rappresentazioni».