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Livorno, M5s: «Sull’Astra conflitti di interesse tra giunta Salvetti e dirigenti di Fdi»

di Juna Goti
Livorno, M5s: «Sull’Astra conflitti di interesse tra giunta Salvetti e dirigenti di Fdi»<br type="_moz" />

Al centro il progetto della piscina. Il sindaco: «Da ridere». La destra querela

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Livorno Tornano a scaldarsi le acque intorno al nuovo Piano operativo, la bibbia urbanistica della città. Questa volta il Movimento 5 Stelle muove accuse politiche pesanti non solo alla maggioranza capitanata da Luca Salvetti, ma anche alla principale forza di opposizionea destra, Fratelli d’Italia. Quello che la capogruppo Stella Sorgente ha in sostanza ipotizzato ieri nella sede di piazza XX è che alcuni dei dirigenti del partito di Giorgia Meloni possano aver fatto un’opposizione morbida all’amministrazione comunale sull’urbanistica perché mossi da interessi privati su un’area. Quale? L’Arena Astra.

Lo presenta così, Sorgente, come un «potenziale conflitto di interesse tra Fdi e lamaggioranza Pd con la giunta Salvetti in testa», uniti nel «partito unico del cemento». Per farlo parte da luglio, quando Andrea Romiti, ex candidato sindaco di Fdi, esce in polemica dal partito dopo che la sua conferenza stampa sul Piano operativo, il Nuovo Centro, le villette di Fremura e i rapporti con Salvetti salta. «Il sindaco – ironizza Sorgente – pochi giorni dopo disse che era stato chiamato dai vertici di Fdi che volevano prendere le distanze dal comportamento di quel monello di Romiti. Ci è sembrato strano, così come ci è sembrata strana una risposta data dopo a un nostro post dal segretario Giacomo Lensi».

È qui che Sorgente chiama in causa il progetto di trasformazione dell’Astra che era stato raccontato ad aprile dal Tirreno: il progetto vede tre soggetti – la società Gente di mare, la Libertas e il circolo dell’ex Cantiere – proporre al Comune un partenariato pubblico privato per fare all’Arena basket, spazi ricreativi e anche una piscina olimpionica adatta ai tuffi e fulcro del centro di formazione marittima obbligatoria della Toscana (questo è materia di Gdm). Al Comune quel progetto piaceva, l’ipotesi è stata inserita nel Piano operativo, per andare avanti dovrà essere fatta una gara, con la possibilità per i proponenti del progetto di riscattarlo e adeguare l’offerta.

«Ma la società – mette l’accento Sorgente – è capitanata da Elena Di Tizio, amministratrice delegata, che era stata candidata nel 2019 con Fdi, che fa parte del direttivo provinciale e che è anche responsabile regionale della navigazione per il partito». Tra i formatori ai corsi di Gdm – aggiunge – c’è stato Lensi e anche l’onorevole Giovanni Donzelli ha presenziato ad eventi della società.

Perché se pensa che qualcosa non torni non va in Procura? «Niente di illegittimo», ribatte, anche se qualche perplessità dice di averla visto che «nella scheda del Piano operativo emergono dettagli che potevano non esserci, per esempio per la piscina si parla di un centro di formazione di alto livello». «Ma tutto questo – risponde – è inopportuno dal punto di vista politico, soprattutto dopo quella telefonata di Lenzi a Salvetti dopo l’uscita di Romiti». «Salvetti – dice – odia il dissenso, non è che con questa operazione vuole scegliersi degli oppositori migliori, che magari hanno anche interessi di natura privata, legati a schede urbanistiche forse un po’ troppo dettagliate?».

Di Tizio e Lensi annunciano querele. Mercoledì faranno una conferenza stampa per «rispondere punto per punto». Intanto Di Tizio, come ad di Gdm si dice «basita», «c’è solo la volontà di infangare», «noi abbiamo lanciato un’idea, tra l’altro come parte di una compagine, è piaciuta al Comune che l’ha inserita nel piano urbanistico, ma dovrà essere fatta una gara», «tutto è tranne un accordo tra parti politiche, è un progetto bellissimo». «La Procura – aggiunge – è a due passi, Sorgente poteva andarci. Noi andremo nelle sedi opportune». Stesso tono usa Lensi: «Illazioni diffamatorie, ci tuteleremo nelle sedi giudiziarie», «io non ho quote in Gdm, ho fatto corsi di formazione come avvocato, ma collaboro con molte aziende, quindi hanno tutte inciuci col Pd?».

E Salvetti: «Saputi i contenuti della conferenza stampa ho cominciato a ridere, per un attimo mi sono immaginato sindaco nella prossima legislatura con il consigliere di Fdi Alessandro Perini seduto al mio fianco come vice sindaco, ero terrorizzato. Al di là delle battute, la congettura presentata da Sorgente nasconde una non conoscenza dello strumento e una chiara necessità di far parlare di sé», «ogni cittadino può informarsi sui meccanismi del partenariato che passa da una proposta iniziale e poi vede un bando pubblico», «sarà la destra a rispondere sulla sua paventata vicinanza all’amministrazione», «noi non hanno bisogno di ricordare quanto lontani siamo da certe posizioni politiche». l
 

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