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Il lutto

Livorno, muore nota prof di lettere per anni in cattedra all’Iti

di Claudia Guarino
Livorno, muore nota prof di lettere per anni in cattedra all’Iti

Figlia del giudice Occhini, la professoressa Adriana si era laureata in lettere antiche ed era poi diventata docente

24 dicembre 2022
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LIVORNO. I suoi studenti l’hanno apprezzata a tal punto che andavano a trovarla anche una volta diplomati. Perché, nonostante fosse una insegnante talvolta severa, ha saputo preparare gli alunni al meglio, trasmettendo loro la disciplina e la passione per le lettere. E loro questo l’hanno sempre riconosciuto. La professoressa Adriana Occhini è morta ieri, dopo una breve malattia. Lascia il marito Ernesto, le figlie Carla e Laura e vari nipoti. E in tanti adesso, nel giorno del dolore, si stringono intorno alla famiglia. Ex alunni, colleghi. Ma anche tanti, tanti amici.

Figlia del giudice Occhini, la professoressa Adriana si era laureata in lettere antiche ed era poi diventata docente: per decenni ha insegnato italiano all’Iti Galilei. Fino al giorno della pensione. «Ha lasciato un bellissimo ricordo all’Iti – racconta la famiglia –. Gli ex allievi spesso andavano a trovarla a casa, tanto aveva saputo creare un bel rapporto con loro».

Anche perché svolgeva la sua professione con passione. E questo amore l’ha trasmesso ai suoi studenti. «Da quando era in pensione, poi, si è sempre dedicata alla famiglia e all’educazione dei nipoti, a cui faceva lezione private».

Ma l’insegnamento non era l’unico interesse di Adriana Occhini. Le piaceva anche lo sport, per esempio: in particolar modo lo sci, il tennis e il nuoto. Inoltre adorava il mare e il campeggio: spesso gli capitava di viaggiare insieme ai familiari, tende al seguito. Un’altra passione era quella per la musica: ascoltava principalmente la classica, suonava il pianoforte e si adoperava per trasmettere l’interesse per gli spartiti agli altri. Quando era insegnante, per esempio, aveva promosso una collaborazione tra la scuola e il teatro Goldoni in modo tale che i ragazzi potessero andare a teatro per ascoltare concerti o per guardare spettacoli di prosa a prezzi vantaggiosi.

«Adriana era una donna molto attaccata alla famiglia. Era piena di vita, estroversa, aperta agli altri e al mondo. Era anche una persona molto solare e questo suo carattere l’ha portata ad avere tanti amici. Si interessava sempre ai problemi altrui e cercava di aiutare chi aveva bisogno di una mano».
 

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