Montenero come Loreto: ora è santuario
La chiesa è da secoli riferimento della devozione mariana ma senza il riconoscimento ufficiale, ora il decreto del vescovo
LIVORNO. Montenero finalmente come Loreto: anche per le carte bollate ecclesiastiche. Già, perché per quanto da secoli tutti la chiamino “santuario”, la chiesa di Montenero di Santa Maria delle Grazie non aveva ancora questa qualifica in modo formale.
Raccontano in curia che anche il vescovo Giusti non volesse crederci: i suoi collaboratori l’hanno scoperto quando la diocesi si è interessata all’acquisizione dell’aula mariana.
Sia chiaro, per i fedeli quella chiesa è “santuario” praticamente per “acclamazione”: basti guardare all’enorme numero di ex voto, il cui arrivo non si è fermato neanche in questi ultimi anni. Ma mancava il decreto formale. Arriverà la prossima settimana, in occasione della festa del voto martedì 27 gennaio in ricordo del giorno in cui Livorno rievoca il terremoto di 273 anni fa (e il voto fatto dai fedeli in nome della devozione mariana).
Ad annunciarlo è il giornale on-line della diocesi segnalando che i bambini saranno i protagonisti dell’evento religioso: in “più di settecento” arriveranno “da tutte le scuole cattoliche della città”.
L’elevazione pubblica della chiesa di Montenero a “santuario” avverrà per decreto vescovile: e diventerà “a tutti gli effetti, un santuario mariano alla pari di Loreto, Oropa e molti altri”.
La festa del Voto è, secondo la tradizione della Chiesa livornese, il ringraziamento alla Madonna per aver protetto la città dal terremoto che ne danneggiò gravemente molti fabbricati ma senza fare vittime. I livornesi presero impegno a offrire la cera che serve a tenere accesa la lampada votiva a Montenero e a prendere parte alla solenne liturgia in cattedrale. Non solo: anche il Carnevale viene vissuto a Livorno in forma accorciata, visto che per effetto del Voto ufficialmente inizia solo dopo il 27 gennaio.
Il primo round della festa al mattino alle 11.30 davanti alla loggia di nord ovest di fronte al duomo: al di sopra di essa compare l’immagine della Madonna, che nella memoria collettiva è stata posta là dove giunsero le acque del mare in seguito al sisma. Il vescovo Giusti guiderà la preghiera di ringraziamento.
La festa del Voto continuerà anche nel pomeriggio alle 17,30: in piazza Grande, di nuovo sotto l’immagine della Madonna, il vescovo Giusti reciterà insieme ai fedeli il rosarioo alla presenza delle autorità civili e militari mentre i vigili del fuoco apporranno intorno all’immagine mariana una corona di fiori, prima che inizi la processione verso il duomo dove il vescovo celebrerà la messa.
Mauro Zucchelli