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Economia

Spese collettive e cambio gestore: le strategie contro il caro energia

Spese collettive e cambio gestore: le strategie contro il caro energia

Nel 2024 il 26% degli utenti ha scelto un altro fornitore della luce, il 22% del gas. Per il 60% degli italiani le bollette non sono salate ma difficili da interpretare

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Gli italiani sono alle prese non solo col caro energia, ma anche con le difficoltà di interpretazione delle bollette. E se contro i rincari è caccia al risparmio, con 7 italiani su 10 interessati a gruppi di acquisto, per il 60 per cento della popolazione le bollette non sono solo salate, ma risultano anche poco chiare. E nel 2024 il 25,9 per cento degli utenti ha cambiato fornitore della luce, il 21,8 per cento quello del gas, con un tasso di switching in forte aumento. È quanto emerge da una indagine Consumerismo e Wegroup, che sostiene che il ricorso allo strumento dell’acquisto collettivo può far risparmiare il 20 per cento sulle bollette di luce e gas e rende possibile tagliare spesa di 500 euro annui. «Una minore spesa da -340 euro annui a famiglia per il gas, e -140 euro a famiglia per la luce – stima l'indagine. Con le bollette invernali lievitate – sempre più italiani vanno a caccia del risparmio riducendo i consumi, cercando offerte competitive sul mercato e avvicinandosi a strumenti come i gruppi di acquisto luce e gas», sottolineano Consumerismo No Profit e WeGroup, piattaforma specializzata dedicata a consumatori e aziende. Nell’ultimo periodo si è assistito a una forte crescita dell’interesse degli utenti verso strumenti per ottenere tariffe più vantaggiose e maggiore trasparenza nelle offerte, spiegano Consumerismo e WeGroup.

Secondo le proiezioni di Arera nel 2024, nel settore dell’energia elettrica, più di un utente domestico su 4 ha cambiato fornitore, dato in crescita rispetto al 20,2 per cento del 2023. Per il gas la quota di switching sale al 21,8 per cento (contro il 16,3 per cento del 2023), e sfiora il 25 per cento per i condomini. Tra i clienti domestici, i più dinamici sono quelli delle fasce 18-29 anni, con un tasso di cambio fornitore nel 2024 del 28,9 per cento nel settore elettrico, e del 26,2 per cento, nel gas naturale.

«I cacciatori di risparmio – spiega l’indagine di Consumerismo e Wegroup– guardano a gruppi di acquisto, ossia “l’acquisto collettivo di forniture luce e gas dove, grazie al maggiore numero di partecipanti che aderisce ad una proposta commerciale, si riesce ad ottenere dai fornitori migliori condizioni contrattuali, sconti significativi sulle tariffe praticate e servizi aggiuntivi”».

Oggi, rivela ancora l’indagine, i 7 italiani su 10 che si dicono interessati allo strumento del gruppo d’acquisto sono principalmente utenti “che già utilizzano in modo più o meno frequente le piattaforme di comparazione sulle offerte di luce e gas, e che quindi vedono nei gruppi di acquisto un’evoluzione naturale per risparmiare.

L’indagine ha messo anche in luce anche le problematiche che i consumatori stanno vivendo con gli attuali fornitori di energia. Il primo problema, denunciato da oltre il 70 per cento degli utenti, è rappresentato dai prezzi dell’energia troppo alti, mentre per il 65 per cento dei consumatori le tariffe applicate in bolletta non sono chiare e manca trasparenza da parte degli operatori energetici. Per il 60 per cento , aggiunge lo studio, risulta complicato decifrare i dettagli delle proposte contrattuali, spesso caratterizzate da condizioni poco comprensibili.
 

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