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Ginnastica, la direttrice tecnica Emanuela Maccarani rimossa dalla guida delle Farfalle dopo 30 anni

Ginnastica, la direttrice tecnica Emanuela Maccarani rimossa dalla guida delle Farfalle dopo 30 anni

Arriva l’epilogo con il voto all’unanimità del consiglio, la decisione dopo l’emersione di nuovi fatti legati ai presunti abusi e maltrattamenti

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La ginnastica volta pagina. Il primo atto del nuovo corso targato Andrea Facci, eletto lo scorso 1 marzo presidente della Fgi, è la rimozione di Emanuela Maccarani dai ruoli di allenatrice e direttrice tecnica della ritmica. Dopo 30 anni in azzurro, aveva evitato il triste epilogo con un'ammonizione da parte del tribunale federale ("Un peccato per eccesso di affetto" secondo l'allora procuratore Michele Rossetti), ma all'emergere di nuovi fatti dalla procura di Monza, i presunti abusi e maltrattamenti alle ginnaste dell'accademia di Desio sono tornati alla ribalta e con il cambio al vertice della Federginnastica era inevitabile che ci fosse il benservito. Comunicato prima con una mail a seguito della decisione presa all'unanimità da parte del Consiglio federale, anche se qualcosa Facci aveva già comunicato all'allenatrice tirata in ballo assieme alla collega Olga Tishina dalle ex farfalle Anna Basta e Nina Corradini.

Risoluzione del contratto anticipata, si chiude un ciclo dopo 30 anni di gestione tecnica "un unicum nello sport", dice Facci, spiegando che "gli attuali consiglieri e il sottoscritto avevano deciso che questo ciclo fosse esaurito. Bisogna ringraziare Emanuela Maccarani per tutti i suoi successi, guardando al futuro con ottimismo e fiducia e nuova energia". Facci aveva parlato con Maccarani venerdì scorso comunicandole la decisione di un cambio della guardia a livello di direzione tecnica, ma la pluridecorata ormai ex dt azzurra non si aspettava anche di essere rimossa dal ruolo di allenatrice: “L'ho saputo dai social - si sfoga parlando con LaPresse - e parallelamente mi è arrivata la lettera di licenziamento dalla federazione senza nessun preavviso telefonico o verbale da parte del presidente che ho anche avuto modo di incontrare venerdì scorso l'ultima volta. Dove appunto palesava la possibilità per la direzione tecnica ma assolutamente non mi aveva detto nulla per quanto riguardava la questione della squadra. Io fino alle 14 non sapevo assolutamente nulla, come del resto le ragazze". Come da procedura, la comunicazione via Pec è scattata poco dopo la decisione del consiglio federale, attorno alle 13.40 circa. Poco cambia, per Maccarani "la situazione è veramente drammatica, da domani mattina non posso più venire in palestra”.

Dal canto suo, Facci chiarisce: "La ritmica prevede la possibilità da parte del presidente di scegliere i suoi tecnici nazionali, quindi ho ritenuto di non confermare la direzione tecnica nazionale della sezione ritmica, la direzione nazionale della ritmica la prenderò io ad interim fino al 30 giugno, questo sempre in continuità con una rivisitazione dei budget della struttura federale".Si chiude così una parentesi durata ben due anni, dopo che a seguito delle denunce di Basta e Corradini il Tribunale di Monza ha disposto l'imputazione coatta per Maccarani e la sua assistente, con il processo sportivo che invece si era concluso alla fine del 2023 con l’assoluzione di entrambe.

Ma che all'emergere a dicembre 2024 di nuovi elementi il procuratore generale del Coni aveva deciso di riaprire, ritenendo fosse stato condotto in modo non corretto. "Non ho ricette pratiche o la bacchetta magica. L’unica soluzione che ho è che tutti i singoli attori abbiano la consapevolezza che si fa sport", spiega Facci, accennando al fatto che l'alto livello dovrà andare di pari passo con il rispetto delle persone: "Emanuela - le parole della vicepresidente della Fgi Fabrizia D'Ottavio - è stata una figura molto presente nella mia carriera sportiva, negli ultimi 8 anni alle Olimpiadi. Le problematiche di cui si è parlato in modo intenso, sono problemi che persistono nella sezione già da tempo. Con modalità diverse, ma sono dinamiche che aspettiamo da tempo di poter modificare. Il nostro obiettivo sono grandissimi risultati che devono andare a braccetto con il benessere degli atleti, psicologico e fisico. L'alto livello non può viaggiare con velocità diverse. Questo è un momento complesso ma anche il momento giusto per dare una dinamica diversa e puntare al rinnovamento".

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