Dalle macerie alla vita Sui muri del Chattanooga il dipinto di Dario Vella
follonica. L’opera evoca il concetto di vanità e della sua natura effimera, riprendendo le pitture seicentesche all’epoca della peste. Parte dal teschio, che rappresenta la caduta nel corso di un’epidemia, e si sviluppa nel volto che torna a prendere forma nel muro, poi riacquista il colore della vita e infine ritorna nel pieno della sua energia, rappresentata dalla tigre.
Questo ciclo è il cuore dell’ultima opera dell’artista follonichese Dario Vella, a cui è stato dato in mano il restyling del Chattanooga, uno dei locali più importanti della città. «Quest’opera è nata inizialmente come lavoro per poi tramutarsi in un concetto», spiega Vella, che ha potuto sprigionare la sua creatività dopo che il proprietario del locale, Filippo Santini, gli ha dato carta bianca.
O meglio, parete bianca. Da un lavoro di arredamento la commissione si è quindi trasformata in qualcos’altro. L’idea di Vella era quella di uno stile barocco industriale decadente, incentrato sul momento Covid che tutti quanti stiamo vivendo. «Abbiamo cercato di dare un concetto di rinascita – prosegue l’artista – Da delle macerie, da una situazione critica abbiamo cercato di trovare del bello».
L’opera quindi è partita buttando giù le parti più vecchie del calcinaccio che ricopre la parete. Da quel muro venuto giù è nato un volto. Ecco allora prendere forma il concetto nella sua interezza, dalla caduta alla ritrovata energia. «Il concetto che dalle macerie può rinascere qualcosa di bello», conclude Vella.
L’arte fa bene di per sé ma fa bene anche agli altri. Ora che l’artista ha rinnovato gli interni, il titolare del Chattanooga Filippo Santini ha deciso di mettere all’asta le opere di Vella che già erano presenti nel locale, pronto a devolvere il ricavato in beneficenza.
«Avevamo già delle opere di Vella all’interno del nostro locale – spiega Santini – Ora l’idea è quella di mettere all’asta questi quadri appoggiandoci a qualche associazione del territorio, in modo da raccogliere fondi e darli in beneficenza». I destinatari in questo senso potrebbero essere la Croce Rossa Italiana, ma anche la onlus Le Farfalle.
In questo senso l’iniziativa è in cantiere. Tutto grazie all’arte, che fa bene a sé, agli occhi, allo spirito e agli altri. —
A.F.
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