Fiorentina, in sette per tre posti: Palladino e le scelte nel cuore tattico della Viola per fermare l'Atalanta
Adesso son ben sette i calciatori a disposizione del tecnico viola per tre caselle in mezzo al campo
FIRENZE. Raffaele Palladino con il 3-5-2 ha chiuso un cerchio, perché con questo modulo sembra aver dato finalmente un’identità alla sua Fiorentina: i giocatori finalmente sono stati messi nei loro ruoli naturali e riescono ad esprimersi al meglio. Soprattutto a centrocampo. Adesso son ben sette i calciatori a disposizione del tecnico viola per tre posti in mezzo al campo, e partendo proprio dalla prossima partita al Franchi contro l’Atalanta (domenica 30 marzo alle 15) potrà sbizzarrirsi.
I nomi
Il primo nome è Nicolò Fagioli, probabilmente il migliore a disposizione di tutto il reparto, per tutto quello che può dare in termini di qualità e quantità. L’ex Juventus è uno dei calciatori italiani di maggior prospettiva in quella zona di campo e la Fiorentina lo sa bene. Il suo piede raffinato Firenze lo ha apprezzato fin dal primo secondo e l’ultima prestazione contro la sua ex squadra al Franchi, prima della sosta, ne è la prova. Poi c’è un altro giocatore che in questa stagione sta facendo molto bene, nonostante alcuni problemi fisici ne abbiano rallentato il percorso: Danilo Cataldi. Uno dei tanti uomini spogliatoio presenti in questa “nuova” Fiorentina, che grazie alla sua grande intelligenza tattica riesce a dare il meglio di sé in un centrocampo a tre nel ruolo di centrale. L’ex Lazio non è tanto un regista, ma più un equilibratore, fondamentale nello scacchiere di Palladino, che difficilmente ne fa a meno. Sta vivendo il momento migliore del suo percorso alla Fiorentina Rolando Mandragora, reduce da due gol consecutivi, ma soprattutto una serie di prestazioni che obbligano il tecnico viola a non poterlo lasciare in panchina. Anche lui si sta dimostrando sempre più un leader per questa squadra. Mandragora rientra anche tra quei pochi giocatori ad esser rimasto dopo la rivoluzione estiva. Sì, perché lui era presente nelle tre sconfitte in finale dei viola delle passate stagioni e adesso sogna di riportare un trofeo a Firenze. Stava svolgendo un’ottima stagione anche Yacine Adli, anche se da qualche settimana è retrocesso in panchina a causa dell’infortunio avuto alla caviglia: «È stato brutto, ma pian piano mi sto riprendendo e recuperando il ritmo», ha raccontato a Radio Sportiva. Prima per Palladino rappresentava un punto fermo, adesso deve riuscire a ritagliarsi nuovamente il suo spazio, soprattutto per essere riscattato a fine stagione. Arriviamo poi a Michael Folorunsho, centrocampista arrivato durante il mercato di gennaio dal Napoli. Le sue caratteristiche sono completamente diverse da tutti gli altri centrocampisti, in particolar modo grazie alla sua grande fisicità. Palladino crede tanto in lui.
L'incompiuto
Parliamo poi di Ndour, giovane talento anche lui arrivato a gennaio. Il tecnico viola ha già dimostrato di credere in lui, schierandolo titolare in più occasioni. È un calciatore italiano, con grande fisicità, che però in Italia, prima di adesso, non aveva mai giocato. Il suo percorso a Firenze è appena iniziato, ricordando che si tratta di un classe 2004 con già diversa esperienza all’estero. Concludiamo il pacchetto centrocampisti con colui che forse rappresenta una delle più grandi delusioni di questa stagione viola: Amir Richardson. La Fiorentina lo ha acquistato in estate per ben 9 milioni di euro dallo Stade Reims, dopo un Olimpiade con il Marocco U23 più che positiva. A Firenze però non è mai riuscito ad incidere: solo un gol in Conference League. L’esordio a Venezia aveva fatto ben sperare. Molti lo avevano paragonato a Pogba, per fisicità e qualità tecniche, ma fino ad oggi non è mai riuscito ad alzare l’asticella. Dunque, in vista dell’Atalanta Palladino avrà a disposizione sette giocatori per tre posti, anche se dal Viola Park le voci che arrivano sono di una possibile conferma dei tre che hanno battuto la Juventus.