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Lo Scandicci vince e torna in Serie D. Ma lo stadio di “casa” non c’è ancora

La festa della squadra
La festa della squadra

Due anni fa a Crema la retrocessione, domenica scorsa la rivincita anche per mister Mirko Taccola

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SCANDICCI. Due anni fa a Crema la retrocessione dopo tanti anni di Serie D. E dopo il piazzamento ai playoff della passata stagione, di nuovo fra i big dei dilettanti. Lo Scandicci torna in serie D e lo fa trionfando nel Girone B di Eccellenza con due giornate di anticipo. Un cammino in crescendo quello della compagine blues: stagione iniziata con Claudio Ventrice in panchina, al quale è subentrato ad inizio dicembre Mirko Taccola, che è tornato a Scandicci dopo aver guidato la squadra proprio nella stagione 2022/2023, dove fu retrocessione dalla Serie D.

E, proprio l'ex difensore di Pisa, Inter, Lucchese, Palermo, Napoli e Cagliari, si è preso dunque una bellissima rivincita personale. Lo Scandicci vince con dieci punti di vantaggio dalla seconda, la Colligiana. Ieri, 24 marzo, la sindaca di Scandicci Claudia Sereni e l’assessore allo Sport Salvatore Saltarello hanno incontrato oggi il presidente della F.C. Scandicci 1908, Fabio Rorandelli, per complimentarsi della promozione in serie D.

«Il ritorno in Serie D è un grande traguardo per lo Scandicci – afferma l’assessore allo Sport Salvatore Saltarello –. Una promozione meritata arrivata dopo una stagione di alto livello. Complimenti al presidente Fabio Rorandelli». «Adesso – prosegue Saltarello - ci attendono nuove sfide. Come amministrazione siamo impegnati a fare la nostra parte, stiamo lavorando con la società, con l’aiuto fondamentale dei tecnici del Comune, per trovare una soluzione che permetta alla squadra di tornare a giocare al più presto a casa». Sì perché lo Scandicci torna in serie D ma non ha uno stadio. Dopo la demolizione del Turri, si pensa al nuovo impianto di San Giusto, ma va adeguato. Servirà tempo. Nel frattempo lo Scandicci dovrà chiedere ospitalità.

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