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Oltrarno, via alle indagini geofisiche per fare i parcheggi sotterranei

di Mario Neri

	Piazza del Cestello
Piazza del Cestello

Palazzo Vecchio affida l’incarico per piazza del Cestello e Porta Romana

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FIRENZE. Cestello e Porta Romana, Palazzo Vecchio tira dritto sui parcheggi interrati e affida a uno studio di geologi livornesi un’indagine sulla tenuta idrogeologica del suolo. Proprio alla vigilia del via alla ztl estiva e soprattutto del battesimo dello Scudo verde, che dal primo aprile monitorerà l’ingresso in città delle auto inquinanti, la giunta di Sara Funaro ordina alla Geostudi Astier di Livorno il compito di passare al setaccio con un’indagine geofisica il sottosuolo di piazza del Cestello a un passo dall’Arno e quello sotto il liceo artistico di Porta Romana, fuori dalle mura.

Un appalto da 29mila euro per cui già nelle prossime settimane gli esperti livornesi dovranno analizzare la morfologia del terreno con georadar e strumenti per la misurazione di onde geoelettriche oltre che georeferenziare l’eventuale futuro scavo (nel caso del Cestello i “radar” si accenderanno su una superficie di 3200 mq, per Porta Romana su un’estensione di 5.800 mq). Eventuale sì, perché finora Palazzo Vecchio aveva ingaggiato due privati, la società fiorentina di progettazione Hydea e lo studio di geologi di Riccardo Martelli, per elaborare e mettere a confronto due alternative progettuali per i parcheggi dell’Oltrarno: da una parte strutture classiche con rampe di entrata e uscita; dall’altra una soluzione “meccanizzata” con un sistema di ascensori a scomparsa. Dunque, un posteggio tradizionale o un altro moderno che prevede di lasciare l’auto in un locale di ricevimento con una piattaforma automatica per la salita e la discesa dove l’autista non avrebbe accesso all’area di sosta. L’idea è di ricavare circa 250 posti fra Cestello e Porta Romana, 120-150 proprio ai piedi dell’Innovation center e a pochi passi dal fiume da utilizzare a rotazione. Solo che finora il Comune non aveva ancora verificato la tenuta idrogeologica, soprattutto per un posteggio interrato che dovrebbe essere scavato a pochi metri dall’argine.

Per le indagini geofisiche l’amministrazione investirà 29mila euro, e potrebbero essere determinanti per la “fattibilità” delle opere o comunque per avere maggiori elementi per scegliere fra ipotesi tradizionale o meccanizzata. Si sa che la Soprintendenza ha già dato alcune prescrizioni e non è convinta di un posteggio interrato classico con rampe di entrata e uscita, che ritiene rischino di essere troppo impattanti. Non a caso le ha ribadite anche presentando le osservazioni al Piano operativo.

Seppur dando un generale via libera, «gli esiti di specifiche analisi di approfondimento degli aspetti progettuali in merito alle interferenze con il contesto storico-culturale, i beni architettonici, le risorse archeologiche ed i beni paesaggistici costituiscono condizione per la fattibilità dell’intervento», hanno scritto i tecnici guidati dalla soprintendente Antonella Ranaldi. Una cosa è certa: Palazzo Vecchio non arretra, nonostante dall’Oltrarno si siano sollevate più volte critiche e decisi “no” ai parcheggi interrati, l’ultima volta a fine febbraio in una riunione alle ex Leopoldine con il prof Tomaso Montanari, residente in Oltrarno.

«Durante il percorso partecipativo “Un Cestello di idee” – dice anche Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune – non è mai emersa la richiesta di un parcheggio interrato. Si tratta di un’ossessione del Pd fiorentino, che non prendere in considerazione l’alternativa di viale Aleardi proposta dal Comitato Oltrarno Futuro. In commissione urbanistica ci è stato confermato che non ci sono certezze sul piano del rischio idrogeologico, mentre altre ipotesi sono state cancellate (compresa quella del vicino Palazzo Serristori). Quindi si stanno spendendo soldi in modo confuso (in ritardo e in fretta), senza capire se poi si potrà procedere e in assenza di una vera domanda del territorio». «Una alternativa al Cestello – dice Cecilia Del Re di Firenze democratica – poteva essere un parcheggio interrato sul lungarno Santa Rosa sotto il presidio Asl. Fu lo stesso ex soprintendente Andrea Pessina a suggerirla, ma non è mai stata presa in considerazione».

C’è poi una curiosità che emerge dalla determina appena pubblicata. Nel preventivo, la Geostudi Astier proponeva di realizzare un’indagine geofisica anche per l’ipotesi di realizzazione di un posteggio interrato sotto piazza dell’Unità italiana. Ma nell’affidamento non ce n’è traccia. Palazzo Vecchio ha abbandonato l’idea (forse).


 

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