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Strada 429, la strada sequestrata a Castelfiorentino dopo l’incidente mortale: le novità


	La strada posta sotto sequestro
La strada posta sotto sequestro

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16 ottobre 2024
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CASTELFIORENTINO. Lo aveva già fatto alcune settimane fa. Ma ora che la Città Metropolitana ha deciso di proseguire sulla via del sequestro fino a data da destinarsi del tratto della strada 429, dove a fine giugno del 2022 è morto Lorenzo De Luca in un incidente stradale, la sindaca di Castelfiorentino, Francesca Giannì, torna ad alzare la voce contro Procura e Metrocittà: «Abbiamo ricevuto la proroga dell’ordinanza della Città Metropolitana. Nonostante i continui contatti e richiesta di informazioni alla Procura, riceviamo come territorio ancora silenzio. Ho provveduto a sollecitare un interessamento di carattere regionale da parte del presidente della Toscana, Eugenio Giani».

Viabilità nel caos

Perché il problema della viabilità, in quella zona, è davvero rilevante. Tanto che l’amministrazione comunale di Castelfiorentino, come ha spiegato Giannì, «visti anche i disservizi creatisi dalla temporizzazione dei semafori, è stata inviata la Protezione civile Prociv-Arci Castelfiorentino». La sindaca aggiunge di aver verificato che i tempi dei semafori sono stati evidentemente manomesse da qualcuno che, sentendosi più furbo di altri, ha messo a rischio la sicurezza di tutti noi. Spero che questo messaggio gli arrivi, perché nessuna esasperazione può giustificare una manomissione ai danni della pubblica incolumità. È inoltre attivata la fascia oraria ulteriore dei movieri dalle 12 alle 15, portando la copertura raggiunge le 8 ore giornaliere».
La tragedia
Una situazione non facile che parte, però, da una tragedia. «Credo che non si debbano scordare le ragioni del sequestro, la tragedia che si è consumata su quella strada – dice ancora la sindaca di Castelfiorentino –. Con la medesima franchezza dobbiamo dirci che questo sequestro non aiuta in alcun modo le ragioni processuali, non comporta una maggiore sicurezza stradale, anzi. Non può essere una soluzione nemmeno temporanea». E, rivolgendosi ai cittadini sottolinea: «Vorrei dirvi che c’è una ragione nascosta e fantomatica per questa situazione, ma risiede solo nelle attività procedurali della Procura, che a differenza degli enti locali agisce indipendentemente da risposte certe e ufficiali, senza tempi certi per legge e con una buona reticenza di informazioni nei confronti delle amministrazioni». Secondo lei, «le soluzioni di carattere processuale sono già state percorse dall’avvocatura della Città Metropolitana, destinataria del provvedimento, unica titolata all’istanza di riesame e sono in attesa di risposta. La Procura ha già in mano da oltre un mese il progetto di messa in sicurezza provvisoria delle spallette del ponte, che saranno comunque oggetto di intervento nel contesto dei lavori di manutenzione straordinaria della 429, una volta aperto l’ultimo lotto. La Procura deve solo aprire quella pratica e permettere agli enti coinvolti di procedere con il proprio lavoro e spendere in modo migliore i soldi dei cittadini».

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