Cecina, a Pasqua stabilimenti chiusi ma bar e ristoranti aperti. I motivi della decisione e il problema dei bagnini
I titolari dei bagni hanno deciso di mettere gli ombrelloni da metà maggio. Oggi la riunione in Capitaneria per stabilire da quando ci sarà l’obbligo della sorveglianza delle spiagge
CECINA. Il calendario con la Pasqua, il 25 aprile e il Primo Maggio che creano, una serie di Ponti, non convince i titolari degli stabilimenti cecinesi ad aprire in anticipo rispetto al solito. Tutti (o quasi) hanno scelto di mettere gli ombrelloni da metà maggio in poi ma di offrire ai propri clienti i servizi di bar e ristorante. Con la stagione alle porte del resto i problemi non mancano a partire dalla cronica assenza di bagnini. Il Comune, si sa, non riesce a trovare una soluzione per le spiagge libere eanche le piscine private e i campeggi di Bibbona sono in grossa difficoltà.
In mezzo la riunione di oggi alla Capitaneria di porto per capire come sarà interpretata la frase “inizio della stagione” e quindi quando decorrerà – primo maggio o 15 giugno – l’obbligo della sorveglianza. Come a dire “piove sul bagnato”.
Francesco Conti, amministratore della cooperativa Acqua che gestisce il servizio dei bagnini a Marina di Cecina e al Quercetano ha già completato la sua squadra. «C’è un ricambio continuo – racconta – perché prevalentemente i bagnini sono studenti universitari e quindi ogni 2-3 anni cambia il personale. Quest’anno abbiamo i due terzi di bagnini confermati e quindi trovare quelli che mancavano non è stato complicato. Ovviamente l’offerta è bassissima: nei giorni scorsi abbiamo incontrato il vice sindaco per capire se potevamo insieme alla società che offre il servizio a Marina di Bibbona aiutarli a garantire il controllo delle quattro torrette delle spiagge pubbliche».
Il problema si è aggravato negli ultimi anni per vari motivi: i ragazzi non lavorano più in estate, ci sono stati pochi corsi. «Noi abbiamo contratti da 44 ore e quindi con i turni i ragazzi hanno del tempo libero. La prima cosa che chiedono non è quanto saranno pagati ma quanto dovranno lavorare», continua Conti.
Se il tema bagnini è all’ordine del giorno, c’è ancora tempo per affrontare l’argomento dell’apertura degli stabilimenti che in zona non intendono «allungare la stagione». «Abbiamo il problema delle mareggiate e aprire prima della metà di maggio significherebbe smontare e rimontare i bagni continuamente», spiegano gli operatori. Ma chi vuol cominciare a frequentare il lungomare in anticipo non troverà particolari disagi. Da Marina alle Gorette e lungo tutto la costa (da Vada a Castiglioncello) da sabato tutti gli stabilimenti apriranno bar e ristoranti, intanto nei fine settimana. Lo stabilimento La Perla sarà invece aperto in anticipo rispetto alla maggioranza: «saremo operativi da metà aprile nei fine settimana con tutti i servizi, mentre a maggio tutti i giorni».
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