Il Tirreno

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Sos bagnini sulle spiagge libere di Cecina: deserto il bando per le torrette

Sos bagnini sulle spiagge libere di Cecina: deserto il bando per le torrette

L’allarme del fiduciario Fin: «Serve un cambiamento radicale»

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CECINA. Zero manifestazioni di interesse. E così, anche quest’anno, il bando per affidare il servizio di salvamento sulle spiagge libere è andato deserto, nonostante la proroga. C’è ancora tempo prima della stagione balneare e, fanno sapere dal Comune, «gli uffici sono al lavoro per studiare altre soluzioni». Cioè, per esempio, per elaborare un bando diverso. Ma nel settore la crisi continua a sentirsi. «La verità – dice Andrea Cecconi, fiduciario Fin della costa etrusca da Rosignano a Castagneto – è che l’unica soluzione per uscirne sarebbe un cambiamento radicale». Ma andiamo con ordine.

Le torrette

Sulla costa cecinese la gestione del servizio di salvamento assume varie sfaccettature. Gli stabilimenti balneari di Marina, per esempio, si organizzano per proprio conto e normalmente pagano una cooperativa che gestisce le torrette “private” per tutta la stagione, occupandosi anche di vigilare sui fazzoletti di spiaggia libera presenti tra un bagno e l’altro. Alle Gorette, invece, gli stabilimenti balneari assumono direttamente i propri assistenti ai bagnanti, mentre le postazioni sulle spiagge libere sono di competenza del Comune, che ogni anno mette a bando il servizio rivolgendosi a società o cooperative.

Il bando

E così ha fatto anche per il 2025 aprendo la manifestazione di interesse per affidare la gestione di quattro torrette: due alle Gorette (una tra l’Ippocampo e l’ex campeggio dei francesi, l’altra tra Il Delfino e Da Gigi) e due in zona Andalù. Le postazioni devono essere presidiate dal 15 giugno al 15 settembre dalle 9 alle 19. Le suddette torrette, si legge nella relazione tecnica allegata al bando, sono posizionate in spiagge «identificate nel corso degli anni in relazione a caratteristiche quali l’affluenza di bagnanti, le correnti marine e la conformazione del litorale». Bene, il bando è andato deserto. E adesso a Palazzo Civico dovrà elaborare una soluzione alternativa, appurato che non avrebbe senso ripubblicare lo stesso identico bando adesso. «Gli uffici sono al lavoro per capire difficoltà ed esigenze».

Il lavoro

Quest’anno, peraltro, sono state introdotte delle novità in quanto a rilascio brevetti. Un decreto ministeriale, infatti, ha riformato sia i requisiti necessari ai singoli per ottenere la licenza da assistente ai bagnanti (i sedicenni possono prendere il brevetto ma non possono lavorare fino alla maggior età e per il rinnovo bisogna superare varie prove fisiche) sia quelli delle realtà autorizzate a rilasciarlo. «Col Milleproroghe (il vecchio sistema, ndr) è stato prorogato fino al 30 di settembre 2025 – spiega Cecconi – dunque per la prossima stagione i minorenni potranno lavorare». Ma il problema, per il fiduciario Fin, è più profondo. «A fare i corsi vengono soprattutto studenti e bisogna riuscire a rendere questo lavoro di nuovo attrattivo per tutti». Come? “Cambiando i contratti, prima di tutto – sottolinea Cecconi – e la paga dev’essere dignitosa. Anche perché gli assistenti ai bagnanti sono i principali attori della sicurezza in acqua». 

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