Il Tirreno

Verso le comunali

Elezioni a Rosignano, è il cardiologo Roberto Testa il nome forte per il centrodestra

di Gabriele Buffoni

	La sede del palazzo comunale di Rosignano Marittimo;&nbsp;a destra in basso il sindaco uscente Daniele Donati sopra, il cardiologo Roberto Testa<br />
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La sede del palazzo comunale di Rosignano Marittimo; a destra in basso il sindaco uscente Daniele Donati sopra, il cardiologo Roberto Testa
 

Manca solo l’ufficialità: si candiderebbe da “civico” per contrastare Donati

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ROSIGNANO. Gli scrupoli ormai sembrano essere ben pochi, per quanto ancora manchi l’ufficialità. A Rosignano Marittimo il centrodestra è pronto a svelare chi sarà il candidato in grado di unire la coalizione in vista delle prossime elezioni amministrative in calendario a giugno: si tratta di Roberto Testa, 70 anni, già primario di cardiologia (per 18 anni) all’ospedale di Cecina e per questo conosciutissimo e stimato in tutto il territorio. Un professionista che dal mondo della sanità è pronto a farsi avanti in ambito politico come valida alternativa all’ipotesi di un Donati-bis (con la ricandidatura del sindaco uscente che ormai sembra data per assodata anche in ambiente Pd, pur mancando ancora l’annuncio ufficiale da parte della segreteria dei dem e dalla coalizione di forze del centrosinistra).

Il nome di Testa già da qualche tempo circolava negli ambienti politici rosignanesi. Specialmente nei corridoi di un centrodestra che qui, a differenza che altrove, non sembra aver fatto fatica a fare quadrato intorno all’ex primario. «La coalizione a Rosignano si è dimsotrata fin da subito particolarmente compatta nel mantenere il proprio arco – commenta il senatore della Lega Manfredi Potenti – fin da subito abbiamo detto che avremmo puntato su una candidatura di spessore e di grande rilievo che portasse valore aggiunto all’intera coalizione. Non me ne sono occupato direttamente – conclude il senatore – ma il nome del dottor Testa è senz’altro emerso. E devo dire che rispecchierebbe alla perfezione i criteri che l’intero centrodestra si era prefissato di rispettare per la scelta del candidato: un nome forte, conosciuto dai cittadini e stimato da tutti. Non appena è circolato ha suscitato grande entusiasmo, forse come non ne avevo mai visto prima in tanti anni di politica». Manca però ancora l’ufficialità. «L’idea è quella di presentare tutti i candidati della costa insieme» spiega Potenti, che non si scuce oltre. Ma d’altro canto la figura del cardiologo sembra mettere davvero tutti d’accordo. Anche perché, considerando l’ipotesi di un ballottaggio, il suo potrebbe essere un nome in grado di attirare a sé anche quei cittadini che, nel primo turno, avessero deciso di votare altri candidati potenzialmente meno forti oppure di convincere a tornare alle urne una fetta (più o meno consistente) di indecisi.

Nemmeno lo stesso Testa nega di aver dato la sua disponibilità a candidarsi. «Sono stato cercato da persone che stimo e che mi hanno chiesto se fossi disposto a candidarmi a sindaco – racconta l’ex primario di cardiologia – e io ho risposto di sì. Ovviamente la decisione finale spetta alla coalizione – sottolinea – ma intanto abbiamo cominciato a lavorare in una direzione. Devo dire che mi ha fatto molto piacere ricevere tanti attestati di stima non appena la voce ha iniziato a circolare – dichiara Testa – e se davvero sarò io il candidato darò la mia piena disponibilità a questa corsa elettorale. I miei punti fermi? Ho fatto il primario per 18 anni, la sanità per me rappresenta una priorità – spiega – e nel caso in cui fossi sindaco sicuramente sarebbe una delega che mi terrei. E poi il turismo, la valorizzazione del tessuto imprenditoriale del territorio e una gestione più efficiente e trasparente del tema dei rifiuti e di Scapigliato. A convincermi è bastato poco: vivo a Rosignano da 65 anni – racconta – e non mi piace come il Comune è stato gestito. Per questo sono convinto vada apportato un cambiamente e, sempre per questo, ho dato la mia disponibilità a candidarmi».

Cosa attende dunque il centrodestra a ufficializzare il nome dell’ex primario? Il problema sembra essere meramente organizzativo: la volontà della coalizione di presentare in blocco i candidati della costa (quantomeno quelli dei centri con più di 15mila abitanti) si trova a fare i conti con lo scoglio rappresentato dal vicino Comune di Cecina. Il nodo del candidato qui infatti sembra essere ancora ben lontano dal suo scioglimento: da un lato c’è Federico Pazzaglia, nome forte della Lega (di cui è coordinatore comunale) mentre dall’altro era emerso il nome dell’ex segretario comunale Salvatore Giangrande che, proprio per il suo ex incarico durante l’amminiistrazione dell’ex sindaco Lippi (Pd) non è ben visto in alcuni ambienti del centrodestra.

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