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Avvistamenti a Querceta: «Due lupi a Marzocchino, attenzione agli animali domestici»

di Tiziano Baldi Galleni
L'avvistamento in via Luigi Salvatori a Marzocchino
L'avvistamento in via Luigi Salvatori a Marzocchino

I consigli della biologa: «Non lasciare i rifiuti fuori casa, il porta a porta andrebbe rivisto»

23 settembre 2024
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QUERCETA. Il fascino iniziale, che avevano suscitato le prime notizie del ripopolamento delle Alpi Apuane da parte di alcuni lupi (circa 13 anni fa), con la prima nascita di un giovane esemplare circa dieci anni fa, era stato accompagnato da una quasi certezza. Ovvero, che questo straordinario, e al tempo stesso brutale (per la fauna), animale sarebbe rimasto confinato lassù, in quei fitti boschi delle rocciose Alpi Apuane. Che forse ogni tanto si sarebbe sentito ululare, ma che mai sarebbe stato possibile vederlo.

Gli avvistamenti

Invece, i primi avvistamenti sono avvenuti nella frazione di Arni, la più alta dell’Alta Versilia. Poi nel paese di Stazzema, a Levigliani, nel fondo valle a Ruosina, nei paesi della montagna seravezzina, infine a Corvaia e al Lago di Porta e Renella. E da qualche mese si ha evidenza della presenza del lupo anche nella piana seravezzina, nel capoluogo, a Querceta e Marzocchino. Riguardo a quest’ultima località, c’è un video che immortala due lupi a spasso, indisturbati, lungo via Luigi Salvatori. E pare che in quella notte (forse sabato scorso, 21 settembre) abbiano predato due gatti domestici: uno in via Cafaggio e uno in via Baraglino a Pozzi. E non sarebbero i primi animali domestici ad essere stati uccisi dai lupi.

L’esperta

«Come fin dai primi avvistamenti – spiega Paola Fazzi, biologa consulente del Parco regionale Alpi Apuane – capisco che ci possano essere stupore e timore». Eppure basta spostarsi nella Maremma e vedere che i lupi arrivano fin sulla spiaggia. «Non possiamo dirlo con certezza, perché avremmo bisogno di analisi con radio collari, ma con buona probabilità – aggiunge Fazzi – gli esemplari avvistati nella piana di Seravezza riguardano il branco stazionato nella zona di Montignoso-Pasquilio, identificato con le nostre indagini di wolf howling».

Nel Parco

In totale, fra Parco delle Apuane e aree limitrofe sono presenti sette gruppi di lupi. Pertanto, l’esperta consiglia di tenere sempre in casa, di notte, gli animali domestici, anche quelli che sono soliti stare in giardino, ed evitare fonti di cibo, come quello degli animali di casa o quello dei rifiuti casalinghi così da non attirare i lupi. «Forse il porta a porta andrebbe rivisto proprio in funzione di questa situazione – prosegue Paola Fazzi – per non lasciare attrattivi la notte. Intanto, dico che le Apuane sono frequentate da tanti branchi e al contempo di persone, e di problemi non ce ne sono mai stati. Tuttavia l’incidente può capitare: abbiamo a che fare pur sempre con animali selvatici. Raramente è successo in Italia, come ad Otranto e a Vasto. Ma va detto che i comportamenti aggressivi capitano quando i lupi si sono abituati a trovare cibo grazie alle persone. Come quando viene dato cibo alle volpi e poi ci scappa il morso. Quindi per questo diciamo che vanno evitati in qualsiasi modo situazioni in cui il lupo si abitua a trovare alimenti dove ci sono le persone o che le persone lascino di proposito cibo per loro».

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