Il Tirreno

Livorno

Dopo il caos

Scontri al PalaModì, il sindaco di Livorno: «Inaccettabile che un centinaio di scalmanati metta a rischio un evento bellissimo»

di Stefano Taglione
Polizia all'interno del PalaModì
Polizia all'interno del PalaModì

Salvetti duro contro i supporter che hanno preso parte agli scontri. Il prefetto Dionisi si congratula con le forze dell'ordine per il servizio di ordine pubblico coordinato dalla questura

23 settembre 2024
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LIVORNO. «È inaccettabile che un centinaio di scalmanati metta a rischio un evento bellissimo e di grande valore. Ci sono stati danni alle strutture che ho chiesto che vengano quantificati e poi qualcuno ci dovrà dire chi se li prende in carico. Al di là di questo rimane un grande appuntamento che si unisce ai precedenti e che da forza alle scelte di rimettere il nostro palasport al centro del circuito dei grandi eventi sportivi».

È fuori di sé, dopo i disordini avvenuti sabato scorso al PalaModì, il sindaco Luca Salvetti. Anche lui, come molti altri livornesi, ha visto le decine di filmati che immortalano il minuto scarso di scontri fra i tifosi di Roseto e i rivali di Forlì ed Herons, che dopo un “antipasto” fuori da un autogrill, durante il quale si sono sfidati romagnoli e abruzzesi, in uno spicchio di tribuna del palazzetto dello sport di Porta a Terra si sono affrontati lanciandosi i seggiolini e utilizzando le aste delle bandiere come clave. Uno scontro avvenuto mentre i poliziotti, in realtà in forze durante l’evento, erano usciti per scortare sugli spalti i più temuti supporter della Fortitudo Bologna, giunti in pullman dal capoluogo emiliano per la semifinale di Supercoppa di Serie A2 e scortati fino all’area commerciale labronica dalla polizia stradale, lasciando di fatto solo per pochi minuti un manipolo di addetti alla sicurezza a fare da cordone. Un cordone che comunque, subito dopo il contatto fra le tre tifoserie, è stato rinforzato. E accompagnato da un secondo presidio di sicurezza, pure più numeroso, vicino al settore riservato ai bolognesi. Misure di sicurezza che sono state adottate anche il 22 settembre, quando le squadre rimaste in gioco per le due finali erano quattro, con i Reparti mobili della polizia di Stato impegnati fuori e dentro l’impianto, con la collaborazione di carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale. A vegliare dall’alto il quartiere, anche nel pomeriggio del 22 settembre, “Volpe511”: è l’elicottero, di stanza all’aeroporto Galileo Galilei di Pisa, del reparto aeronavale delle fiamme gialle labroniche. In serata è poi arrivato "Fiamm02" dei carabinieri, decollato sempre dal Galilie.

Agenti e militari, in ogni caso, hanno evitato il peggio. Cercando di gestire nel migliore dei modi la manifestazione: i pullman e i minivan dei tifosi ospiti, per quanto possibile, sono stati intercettati fuori da Livorno dalle pattuglie e scortati dall’autostrada e dalla Variante fino ai parcheggi dell’area commerciale. Ieri, ad esempio, è stato scelto di spostare tutti i mezzi dei supporter di Roseto nella cosiddetta “Area spettacoli viaggianti”, dove un certo tempo c’era il luna park, in modo che non venissero mai a contatto con le altre tifoserie. Le accese rivalità degli abruzzesi, infatti, hanno fatto da detonatore, rovinando una bellissima giornata di pallacanestro. In ogni caso, adesso, saranno le indagini a dare un volto e un nome a chi ha scatenato il caos: presto potrebbero arrivare le prime denunce per rissa e i daspo.

I complimenti all’operato delle forze dell’ordine arrivano, oltre che dal presidente della società di gestione del PalaModì Riccardo Rossato, anche dal prefetto labronico Giancarlo Dionisi. «Il servizio di ordine pubblico è stato ottimo, mi complimento con la questora Giusy Stellino – sottolinea – e per fortuna, nel corso di questi brevi scontri, nessuno si è fatto male. La ragione è una: le tifoserie sono state tenute a distanza e proprio la distanza ha impedito conseguenze gravi. La situazione non è stata sottovalutata, anzi da Roma avevano ben chiari i rischi e hanno fin da subito rinforzato il contingente, inviando supporto a Livorno. Per oggi (ieri per chi legge ndr) sono state mandate ulteriori forze, questo è importante. Lo ripeto: personalmente sono molto soddisfatto del lavoro svolto dalla questura e dell’operato di tutte le altre forze dell’ordine coinvolte nei servizi di ordine pubblico al Modigliani Forum».

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