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Le indagini

Viareggio, il 28enne che ha investito Laura Chiricuta positivo all’alcol test: perché non va in galera e il “mistero” dei passeggeri

di Matteo Tuccini
Viareggio, il 28enne che ha investito Laura Chiricuta positivo all’alcol test: perché non va in galera e il “mistero” dei passeggeri

Per ricostruire l’incidente si studiano le telecamere e saranno sentiti i testimoni: il guidatore della Dacia Sandero ha bucato uno stop

27 agosto 2024
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VIAREGGIO. Si scava tra i filmati delle telecamere per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente mortale avvenuto domenica mattina all’incrocio tra via Da Vinci e via Buonarroti. Uno scontro tremendo tra un’auto e uno scooter in cui ha perso la vita una madre di 46 anni, Laura Chiricuta.
L’alcoltest
I primi rilievi degli inquirenti – a indagare è la polizia municipale viareggina per conto della Procura di Lucca – dicono che l’auto, una Dacia Sandero guidata da un 28enne di Poggibonsi, avrebbe “bucato” lo stop in direzione monti-mare. Lo scooter su cui viaggiava Laura Chiricuta, che stava andando al lavoro – era barista nel locale Universo 24 di Lido di Camaiore – si è spezzato dopo l’impatto. L’auto avrebbe proseguito la sua corsa, poi il giovane alla guida sarebbe sceso e si sarebbe allontanato, non per fuggire ma perché in stato di choc. La pattuglia della municipale lo ha fermato rapidamente, per poi sottoporlo all’alcoltest: esame a cui il 28enne è risultato positivo. Al giovane viene, dunque, contestato l’omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza. La patente è stata sospesa e l’auto sequestrata, come da prassi. A bordo del veicolo non c’era solo il 28enne, ma un gruppo di ragazzi: in un primo momento la polizia municipale ne ha individuati due, salvo poi ricostruire l’esatta composizione del gruppo di quattro persone. Elemento non banale, visto che saranno tutti sentiti come testimoni. Come detto, per ricostruire la dinamica completa dello scontro si andrà anche a rivedere i filmati delle telecamere presenti nella zona.
Perché il 28enne non è stato arrestato
La reazione del conducente, con l’allontanamento dal luogo dell’incidente mentre alcuni passanti gli gridavano contro, e la guida in stato di ebbrezza potevano far pensare a un provvedimento cautelare da parte della Procura. In realtà gli inquirenti, coordinati dalla pm Paola Rizzo, hanno valutato una serie di fattori che hanno fatto propendere per non inoltrare la richiesta di arresto del 28enne. Al giovane, come detto, non viene contestata la fuga (né un possibile pericolo, che è tra le motivazioni di un provvedimento di arresto), ma solo una reazione in stato di choc. Avrebbe invece collaborato, anche nella chiamata dei soccorsi, e sarebbe rimasto in attesa dei provvedimenti della polizia municipale, con la presenza dei genitori al comando dei vigili in attesa dei referti dell’alcoltest. Il comportamento tenuto, perciò, ha fatto ritenere che fosse sufficiente indagare il 28enne in stato di libertà. Questo non significa nulla per la contestazione del reato, che sarà di omicidio stradale aggravato.
Un incrocio insicuro
Ieri sono stati messi dei girasoli all’incrocio dove è avvenuta la tragedia, per ricordare Laura Chiricuta: barista e madre di un ragazzino, era originaria della Romania ma viveva da tempo a Torre del Lago. Domenica, alle 6,30, stava andando al lavoro per il turno mattutino all’Universo 24, ma non ci è mai arrivata. La Procura ha deciso di fare un esame esterno, e non l’autopsia: il corpo di Laura si trova alla Croce Verde, il funerale è fissato venerdì alle 10,30 nella chiesa viareggina di Sant’Andrea. Nel frattempo su quello stesso incrocio è polemica: i residenti, ma si può dire tutti i viareggini che passano regolarmente di lì, chiedono che si intervenga per rendere più sicuro uno dei punti maggiormente pericolosi della città.
 

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