Olio Evo? A peso d’oro: in Toscana in un anno il prezzo è aumentato del 25%. E c'entra la crisi climatica
Le piogge abbondanti hanno generato una situazione migliore qui rispetto ad altri territori. Ma ha creato anche dei problemi di resa
Il record dei rincari per il 2024 spetta all’olio d’oliva che, rispetto all’anno precedente, registra un aumento medio dei prezzi del 30%, stando alla classifica diffusa dal Codacons. In Toscana un chilo di olio Evo a novembre 2024 costava (in provincia di Firenze) in media 9, 34 euro al chilogrammo, più 24% rispetto all’anno prima quando costava invece 7, 5 euro. Nel 2022 lo stesso tipo d’olio costava 5, 86 euro.
Le cause dell'aumento
Le cause principali di questo aumento, come spiegano alcuni produttori di olio, includono il calo della produzione, dovuto alle condizioni climatiche avverse. L’ultima raccolta delle olive, quella dello scorso autunno, è iniziata con molte difficoltà: l’andamento climatico (troppe piogge o siccità) non aiuta. In Toscana ha piovuto tanto, le piante erano cariche di olive che hanno tirato su tanta acqua e la resa al frantoio si è abbassata notevolmente. A livello nazionale non c’è stata una grande produzione anche se in Toscana è andata meglio.
«L’annata olearia 2024 – spiega il presidente del Consorzio di Tutela dell’olio, Fabrizio Filippi – è stata caratterizzata da una produzione importante di olive, superiore alla media stagionale, che però non ha trovato riscontro in frantoio. Le olive erano belle e sane ma anche molto grandi. Le olive però non erano piene di olio ma dell’acqua assorbita durante le precipitazioni cadute proprio a ridosso e durante il periodo di raccolta».
Poco olio, possibili rincari del prezzo. «Le rese, ovvero i litri di olio che sono stati effettivamente prodotti spremendo un determinato quantitativo di olive, sono state al di sotto delle attese anche di 3 punti e mezzo rispetto alle medie degli scorsi anni. Dal 13%/14% siamo scesi intorno al 9%/10% quando a volte anche sotto. Quelli che sono aumentati sono però i costi perché si basano sul peso delle olive sia nella fase della raccolta che in quella della frangitura – aggiunge il presidente del Consorzio di Tutela – Il calo di produzione nell’area del Mediterraneo ha permesso al nostro Toscano Igp (Indicazione geografica protetta) , proprio grazie ad una buona annata, di essere molto richiesto e come conseguenza ben remunerato andando, in parte a compensare, gli alti costi». In Toscana gli aumenti sono stati in media inferiori a quelli nazionali.
Vacanze più care
Al secondo posto della classifica dei rincari segnalata dal Codacons ci sono i pacchetti vacanza nazionali, che su base annua salgono del 16, 6%. Gli aumenti di prezzo sono dovuti principalmente al costo delle strutture ricettive, ai servizi e ai trasporti. «Gli aumenti ci sono stati nei pacchetti vacanze – spiegano dall’agenzia Voce Viaggi di Cascina, in provincia di Pisa – sono legati essenzialmente, a nostro avviso, ai rincari dei costi energetici e anche alla situazione geopolitica mondiale. Notiamo un aumento di circa il 10% rispetto al passato. Ma questo non sembra avere inciso sulla voglia di viaggiare dei nostri clienti, stando ai dati del nostro fatturato degli ultimi due anni».
Incertezze 2024
Sull’altro lato della classifica, tra le voci che nel 2024 segnano il più marcato calo dei prezzi, troviamo l’energia elettrica sul mercato libero, in discesa del -25, 7% su anno, seguita dall’energia sul mercato tutelato (-24, 2%) , rimbalzo tecnico dopo la forte impennata delle tariffe registrata tra il 2022 e il 2023. Dato che però è destinato a salire per l’anno in corso. «Preoccupa la notizia dell’aumento di oltre il 18,2% delle tariffe dell’energia elettrica per il primo trimestre 2025 per i clienti vulnerabili – fa notare Federconsulatori Toscana – . Inoltre, a far crescere la preoccupazione sul fronte del gas (i cui costi si mantengono ancora su livelli notevolmente più elevati rispetto a prima della guerra) , è la scadenza degli accordi russo-ucraini per il trasporto del gas.
In discesa
Tra i beni i cui listini al dettaglio scendono di più nel 2024 ci sono gli apparecchi per la telefonia mobile (-17,4%) , l’olio di semi (-13,2%) che però nell’ultimo biennio aveva registrato rincari record, computer portatili, palmari e tablet (-11,9%) , gas naturale (-11,6%) stando al Codacons.