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Nuovo modello 730, in arrivo scaglioni e bonus: cosa cambia

di Luca Barbieri
Nuovo modello 730, in arrivo scaglioni e bonus: cosa cambia

Tra le varie modifiche, quelle che riguardano i contribuenti senza partita Iva che potranno utilizzarlo per dichiarare redditi soggetti a tassazione separata

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Si va dalle aliquote Irpef alle “cedolari secche”, passando per il tema, molto attuale, degli affitti brevi, ma non solo, ovviamente. Parliamo di quello che è il debutto del nuovo modello 730 per la dichiarazione dei redditi. Per fornire un numero che possa fare da perimetro all’argomento: il modello ha interessato, l’anno scorso, nel 2024, oltre 25 milioni di italiani. Non mancano le novità, dicevamo e – secondo gli addetti ai lavori – la principale riguarda la stabilizzazione delle tre aliquote e gli scaglioni di reddito, con l’ultima finanziaria che ha reso strutturale l’accorpamento tra i primi due scaglioni. E dunque, snocciolando i numeri dell’accorpamento: il prelievo sarà del 23% per redditi fino a 28mila euro, del 35% per i redditi che s’inseriscono tra i 28mila e i 50mila euro e del 43% per chi supera la quota dei 50mila.

Di cosa parliamo

Come vedremo nel dettaglio più avanti, dunque, cambia anche la platea di chi può utilizzare il 730 per la dichiarazione dei redditi: se infatti fino all’anno scorso era riservato a lavoratori dipendenti e pensionati, ora il perimetro si espande, abbracciando anche i contribuenti non titolari di partita Iva con redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva, oppure derivati da plusvalenze di natura finanziaria, con due appositi quadri (M e T), come vedremo. L’obiettivo – che, ricordiamo, era stato chiarito già nel “decreto adempimenti” – è quello di includere progressivamente nel 730 tutte le tipologie reddituali riconducibili alle persone fisiche non titolari di partita Iva, riservando a questi ultimi soltanto il modello redditi persone fisiche.

E ancora, in sintesi: per i redditi da affitti brevi arrivano le cedolari secche, con aliquota al 21% per la prima unità abitativa adibita a questo scopo e al 26% per le successive.

I temi

Queste alcune delle tematiche affrontate. L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato, infatti, in versione preliminare, il nuovo modello 730, insieme alle relative istruzioni che riguardano ovviamente la prossima stagione dichiarativa. Tra le principali novità, quindi, ecco emergere l’inclusione di nuovi elementi: i redditi derivanti da affitti brevi, le plusvalenze legate al Superbonus e il cosiddetto “bonus tredicesima”.

Quest’ultimo è un’indennità di 100 euro, proporzionata al periodo di lavoro svolto, destinata ai lavoratori dipendenti con specifiche condizioni economiche e familiari per l’anno 2024. Ma vediamo ora nel dettaglio le principali novità, partendo dagli scaglioni dell’Irpef arrivando a Sismabonus, bonus tredicesima e – ancora – bonus mobili, passando per le novità che riguarderanno i contribuenti senza partita Iva.

Irpef

Il nuovo modello 730 introduce, come spiegato, una significativa rimodulazione delle aliquote per i tre scaglioni dell’Irpef, rimodulazione che diventerà strutturale. Con questi aggiornamenti, l’Agenzia delle Entrate intende semplificare le procedure dichiarative, offrendo strumenti più completi per gestire le diverse tipologie di reddito e garantendo maggiore chiarezza per contribuenti e operatori fiscali.

Senza partita Iva

Una delle innovazioni più rilevanti riguarda i contribuenti senza partita Iva. Da quest’anno, infatti, anche loro potranno utilizzare il modello 730 per dichiarare redditi soggetti a tassazione separata o a imposta sostitutiva. Che cosa cambia rispetto a prima? In passato, difatti, questi redditi dovevano essere obbligatoriamente dichiarati nel modello “Redditi”. Inoltre, è stata pubblicata la bozza aggiornata del modello 770, destinato a datori di lavoro ed enti pensionistici per comunicare le ritenute effettuate nel 2024, insieme ai relativi versamenti e compensazioni. Questi aggiornamenti rappresentano un primo passo verso la definizione dei modelli ufficiali per il prossimo periodo fiscale.

Altre modifiche

Il nuovo modello 730/2025, in base al decreto “Adempimenti” (nello specifico il dlgs numero 1/2024), si arricchisce di due nuovi quadri, denominati M e T. Questi quadri consentiranno alle persone fisiche senza partita Iva di dichiarare in modo semplificato redditi soggetti a tassazione separata, imposta sostitutiva e plusvalenze finanziarie.

Il bonus “tredicesima”

Il modello 770 è stato rivisitato con diverse modifiche, soprattutto nei quadri M e T. Nel quadro M, che riguarda i redditi soggetti a tassazione separata e imposta sostitutiva, saranno inseriti anche i dati relativi alla rivalutazione del valore dei terreni. Nel quadro T, invece, dovranno essere indicate le plusvalenze di natura finanziaria.

Inoltre, nel quadro SX, è stato inserito il credito collegato al “bonus tredicesima” riconosciuto dal datore di lavoro. L’introduzione del “bonus tredicesima”, un’agevolazione di 100 euro destinata ai lavoratori dipendenti con determinate condizioni economiche e familiari, rappresenta una delle novità più rilevanti del nuovo anno.

Affitti brevi e superbonus

E arriviamo a un altro tema molto sentito. Uno degli aggiornamenti più significativi riguarda la tassazione degli affitti brevi, infatti. Passando ai dettagli della tassazione degli affitti brevi, il nuovo modello prevede l’aliquota fiscale del 26% per le unità immobiliari destinate a tali affitti. Tuttavia, resta un’eccezione per la prima unità immobiliare che continua a poter beneficiare della cedolare secca al 21%. Per quanto riguarda il Superbonus, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024, la detrazione sarà ridotta al 70% e sarà ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Il Sismabonus

Anche il Sismabonus seguirà lo stesso regime di detrazione, con le spese sostenute nel 2024 detraibili in 10 rate uguali. Inoltre, per il bonus Mobili, il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è stato fissato a 5.000 euro. Tra le altre modifiche, come detto, tra le quali ci sono gli aggiornamenti delle aliquote per scaglioni di reddito e le nuove regole per la tassazione degli affitti brevi, ora soggetti alla cedolare secca con aliquote differenziate, arriva inoltre un nuovo regime agevolativo per i redditi dominicali e agrari che per il 2024 e il 2025 concorreranno congiuntamente alla formazione del reddito complessivo, ma secondo diverse percentuali. Fino a 10.000 euro non concorrono alla formazione del reddito, mentre per gli ulteriori 5.000 euro concorrono per il 50%.
 

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