Il “caldo” in Toscana e l’ondata di gelo record in Usa e nel Golfo del Messico: il legame tra gli eventi e gli effetti sulla regione – Video
La spiegazione arriva dal Centro Meteo Toscana che ogni giorno monitora l’evoluzione climatica in Italia e non solo
Negli Stati Uniti un’eccezionale ondata di gelo. In Italia, e quindi anche in Toscana, un inverno che per l’ennesimo anno fatica a partire. E che potrebbe essere già finito, dato che non si vede all’orizzonte la possibilità dell’arrivo di ondate di gelo particolarmente intense. Cosa lega i due eventi apparentemente così distanti? La spiegazione arriva dal Centro Meteo Toscana, che ogni giorno monitora l’evoluzione climatica sulla regione. Ma andiamo con ordine.
La situazione
«La neve ha raggiunto persino la Florida e le coste del Golfo del Messico. L’ondata di freddo – spiega il Cmt – è causata da una discesa di aria gelida continentale, innescata dallo spostamento di un lobo del vortice polare verso il continente americano. Questo evento, di notevole rilevanza, dimostra l’impatto estremo che il vortice polare può avere quando si sposta dalle sue posizioni abituali».
Mediterraneo: un "mondo a parte" nel clima globale
«Tuttavia, il Mediterraneo è un contesto climatico unico, un vero "hotspot" del cambiamento climatico. Qui le Alpi – prosegue il Centro Meteo Toscana – svolgono il ruolo di barriera naturale contro le discese fredde provenienti da nord, mentre il mare “chiuso” si riscalda più rapidamente rispetto agli oceani aperti. Inoltre, le correnti atlantiche tendono a deviare verso est, impedendo spesso alle masse d'aria più fredde di raggiungere il cuore dell'Europa. Per queste ragioni, il clima europeo è generalmente meno esposto a fasi gelide estreme come quelle che attualmente interessano gli Stati Uniti. Tuttavia, esiste un collegamento tra le dinamiche climatiche americane e quelle europee».
L’influenza americana sul clima europeo
La spiegazione del Centro Meteo Toscana prosegue: «Analizzando le mappe meteorologiche si osserva che l'affondo artico statunitense, spostandosi verso l'Atlantico, innescherà un’accelerazione temporanea del flusso atlantico. Questo flusso porterà il consueto “trenino” di perturbazioni che si muoveranno da ovest a est sul continente europeo. Di conseguenza, l'Italia – e in particolare la Toscana – assisterà a giornate umide, nuvolose e miti, simili a quella odierna, almeno fino alla fine del mese di gennaio. Questo scenario è ulteriormente rafforzato dallo sforamento della soglia del Nam (North Annular Mode, ndr), che ha segnato la fine del periodo più invernale di gennaio».
Previsioni a breve termine
Il Cmt prosegue: «Il grafico aggiornato del Nam mostra un ritorno al di sotto della soglia di 1,5 negli ultimi giorni. Questo potrebbe indicare una maggiore ondulazione del flusso atlantico a inizio febbraio, con un clima generalmente mite e, nelle giornate soleggiate, potenzialmente primaverile. Tuttavia, non sono escluse brevi fasi instabili, con passaggi di saccature atlantiche che potrebbero portare qualche precipitazione seguita da rapide diminuzioni delle temperature».
Tendenza e scenari futuri
Il Centro Meteo Toscana conclude: «Se questa tendenza venisse confermata, ci aspetteremmo un periodo ancora sopra la media termica anche all'inizio di febbraio. Ciò potrebbe includere precipitazioni più frequenti e, talvolta, nevicate sui rilievi più alti al termine delle perturbazioni».
Le previsioni
Quindi, le previsioni in Toscana: «Mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio cieli nuvolosi, clima umido e pioviggini sparse su tutta la regione. Neve in Appennino inizialmente intorno ai 1400 metri, in rapida risalita dalla serata. Venerdì 24 gennaio nubi di passaggio senza precipitazioni significative. Clima mite. Sabato 25 gennaio giornata prevalentemente soleggiata, con temperature primaverili. Massime di 19°/20° lungo la costa e 16°/17° sulle pianure e colline interne. Domenica 26 gennaio probabile peggioramento nel corso della giornata, ma con clima ancora mite. In generale – chiude il Centro Meteo Toscana – la configurazione meteorologica suggerisce un continuo trend sopra la media termica, alternato a brevi episodi di instabilità che manterranno viva l’attenzione degli appassionati di meteorologia».