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Ecomafie e illeciti col cemento: la Toscana come le regioni del Sud

di Mario Neri
Ecomafie e illeciti col cemento: la Toscana come le regioni del Sud

Legambiente: «È la costa il problema, i dati peggiori in provincia di Livorno»

25 luglio 2024
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Stanno sfregiando la costa e le isole. Con ville e villini fuorilegge, abusi o appalti truccati, moli e stradelli che sventrano spiagge e cale. E stanno proiettando la Toscana in vetta alle classifiche dell’illegalità ambientale. Tanto che sopra tabelle e cifre Legambiente ha pubblicato la foto di una ruspa che azzanna una montagna di detriti e cemento, come se gli artigli si conficcassero nel territorio. Perché cosche, criminalità e amministratori pubblici col cemento stanno costruendo le loro ricchezze lasciando ferite indelebili al paesaggio. E non solo più nelle regioni di origini.

I dati in mano a forze dell’ordine e procure elaborati nell’ultimo rapporto Ecomafia 2024 dall’associazione ambientalista parlano chiaro: per numero di ecoreati la Toscana è vicina alle regioni del Sud da cui proliferano le mafie, quinta dopo Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, seguita dal Lazio. Con una tendenza al peggioramento. Negli ultimi dieci anni gli ecocrimini sono aumentati del 16,5%, passando da 1.989 nel 2013 a 2.318 nel 2023. Ciclo dei rifiuti, filiera illegale del cemento e traffico di animali sono i campanelli d’allarme. Ma dopo gli anni delle grandi inchieste contro traffici di rifiuti e la contaminazione industriale, ultima quella sul Keu, adesso si è accesa la spia degli abusi edilizi, delle irregolarità urbanistiche e degli appalti pilotati.

«E il quadro più preoccupante riguarda la costa, in particolare la provincia di Livorno e il caso dell’Elba», denuncia Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana. È la provincia maglia nera su quasi tutti gli ecoreati. Quella che ha spinto la Toscana vicino ai dati del Mezzogiorno e che sta facendo alzare la antenne agli inquirenti sul rischio della speculazione edilizia. Dei 2.318 reati (il 6,5% sul totale nazionale), nel Livornese nell’ultimo anno se ne sono registrati 604, 83 riguardano proprio il ciclo del cemento, con 122 persone denunciate e 88 sequestri. In tutta la Toscana i crimini nel settore sono stati 965. Dopo Livorno, gli illeciti da frenesia cementizia sono proliferati ad Arezzo (64), Siena (56), Lucca (47) e Firenze (40). Infine, in provincia di Livorno sono state 76 le inchieste – grandi o piccole – partite per traffico di rifiuti o danno ambientale causato da inquinamento o dopo la scoperta di cave fuori legge. Il territorio poi risulta fra i primi in Italia (settimo) per numero di reati contro gli animali, in particolare per la pesca di frodo, con 242 casi sui 478 registrati in Toscana.

«Un quadro per niente rassicurante – continua Ferruzza –, il trend parla molto chiaro. Si assiste a un graduale ma incessante aggravamento del fenomeno, in particolare sul ciclo del cemento, che, ricordo, ricomprende fattispecie quali: abusivismo edilizio (parziale o totale), attività estrattive illegali, irregolarità (di varia natura e gravità) nelle procedure di appalto. Il caso peculiare della costa livornese e dell’Isola d’Elba c’insegna poi che nei luoghi dove la pressione turistica è più forte occorre profondere un ulteriore sforzo di deterrenza e vigilanza».

E se la curva dei crimini ambientali sale in generale, si è impennata la linea che disegna l’andamento dell’illegalità legata al cemento, con reati triplicati in dieci anni, passati da 330 a 965. Tanto da convincere Enrico Fontana, responsabile Osservatorio Ambiente e legalità di Legambiente, a lanciare un appello a Confindustria: «Da questa regione, segnata dall'inchiesta “Keu” e dall'aumento dell'illegalità ambientale, lanciamo un forte appello a Confindustria e al suo presidente nazionale, Emanuele Orsini, perché contribuisca a liberare l'economia e il sistema imprenditoriale del nostro Paese dalla zavorra dell'ecocriminalità. Perché l'ecomafia non minaccia solo l'ambiente e la salute dei cittadini ma rappresenta un pericolo per le imprese sane del nostro Paese».


 

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