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Carta fatta a mano: perché il museo di Pescia è unico al mondo

di Maria Salerno
Prodotti dell’impresa: biglietti da visita con buste
Prodotti dell’impresa: biglietti da visita con buste

Fa riscoprire un mestiere che ha plasmato la storia del territori

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A pochi chilometri a nord di Pescia, inizia il territorio dell’alta valle del fiume omonimo, la Valleriana, la cui porta naturale è il paese di Pietrabuona. È qui che sorge il settecentesco opificio della cartiera Le Carte, tra i migliori esempi di conservazione a livello internazionale, appartenuto alla famiglia Magnani e oggi sede operativa del Museo della Carta. La produzione della carta per secoli ha rappresentato l’attività principale del territorio pesciatino, anche per via della vicinanza del fiume Pescia, lungo il corso del quale, durante gli anni di massima espansione economica, vennero costruite tutte le più importanti cartiere. A preservare, tramandare e documentare l’antica arte della produzione della carta fatta a mano è oggi proprio il Museo della Carta, punto di riferimento prezioso per restauratori, studiosi e bibliofili di tutto il mondo.

Dal 2021 è stato riconosciuto Museo di rilevanza regionale dalla Regione Toscana ed inserito nel Sistema museale nazionale. Visitare il Museo rappresenta un viaggio nello spazio e nel tempo, finalizzato a scoprire tutti i segreti della carta, attraverso la collezione di filigrane e gli strumenti e macchinari d’epoca per la sua fabbricazione. L’edificio che lo ospita è stato acquistato nel 2004 dall’Associazione Museo della Carta di Pescia Ets. Nel 2018 è stata costituita l’Impresa Sociale Magnani Pescia Srl – che in collaborazione con l’Associazione Museo della Carta di Pescia Onlus che ne ha promosso la creazione – ha ripreso la fabbricazione di carta fatta a mano filigranata e di prodotti in carta unici per qualità e per eleganza, generando nuovi posti di lavoro in una manifattura che nella terra di Pescia affonda le sue radici nel secolo XV. «Abbiamo voluto affiancare al recupero del patrimonio materiale, anche il recupero di un patrimonio immateriale – racconta il direttore del Museo, Massimiliano Bini – Questo perché il nostro desiderio non era quello di avere un museo muto, fotografia di quello che era stato il passato, ma testimone vivo di una storia che continua».

Una storia fatta di padri che tramandavano ai figli il mestiere di fare la carta a mano, iniziato alla fine del XV secolo e interrotto solo negli anni ’70 del secolo scorso. «Ci siamo assunti il compito di ricucire questo strappo, mettere insieme vecchi e giovani perché avvenisse il passaggio di competenze – prosegue il direttore – Abbiamo chiamato a raccolta mastri cartai, filigranisti e cucitrici della valle affinché tramandassero il loro antico sapere, altrimenti destinato a disperdersi. Ne è nato un incubatore unico, con il fine ambizioso di riuscire a mettere sul mercato un prodotto altrettanto unico: la carta fatta a mano. Questa è la nostra grande scommessa. Il Museo non solo ha dato vita ad un’impresa, ma se ne fa garante: il nostro è un handmade autentico, senza scorciatoie, che ha come finalità quella di salvaguardare un procedimento antichissimo». A muovere idee e progetti all’interno dell’antico opificio Le Carte è il desiderio di fare il più bel museo della carta del mondo, in una struttura unica e in un territorio unico, dove passato e futuro, oggi, possono dialogare a livello globale grazie alla digitalizzazione dell’Archivio Storico Magnani.

Le visite al museo: lunedì, mercoledì e sabato dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Martedì, giovedì e venerdì su prenotazione. Domenica Chiuso. Cartiera "Le Carte" Via Mammianese Nord, 229 Pietrabuona - Pescia. Tel. 0572 408432.
 

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