Sos strade
L’oca e quei sapori perduti valorizzati dallo chef Filippo D’Urso: alle porte di Pontedera il resort da sogno dove regna il gusto
Creatività e tradizione al country resort “Le Sodole”, Nel menù anche degli appassionanti foies gras con pan brioche al tartufo Marzolo e alla mandorla con scorza di arancia candita
I sapori dell’aia di una volta, quando anche le oche finivano in pentola. Già gli antichi Egiziani le consideravano come uno dei piatti più delicati. Dall’Iliade e dall’Odissea sappiamo che i greci le allevavano. A “Le Sodole”, il country resort di Pontedera di proprietà del conte Aldobrando degli Azzoni Avogadro, siamo quindi al passo con la storia. La serata dedicata all’oca, considerata una prelibatezza, particolarmente apprezzata per il suo sapore ricco e la consistenza grassa ma tenera, è stata uno straordinario successo. Ad impreziosire la cena-degustazione ci ha pensato col suo tocco di creatività lo chef Filippo D’Urso, il quale ha saputo ben interpretare il canovaccio a firma dell’enogastronomo Enrico Bimbi.
Il menù
Il menù è stato degno di una carrellata di applausi: mousse d’oca con ricotta, pesto di basilico e granella di pistacchio di Bronte; prosciutto di petto d’oca affumicato con valeriana e agro di lamponi; terrina d’oca con cipolla caramellata; strozzapreti all’uovo con ragù di oca e pecorino di fossa; coscia d’oca cotta a bassa temperatura con riduzione di Heliantus e coulis di mele; foies gras dello chef con pan brioche al tartufo Marzolo e alla mandorla con scorza di arancia candita. Dovendo scegliere un piatto per il quale spendere il solo “dieci e lode” disponibile eleggiamo sicuramente la terrina d’oca con cipolla caramellata quale portata top, di cui D’Urso può andar fiero nel proseguire la sua brillante e soddisfacente carriera dietro ai fornelli de “Le Sodole”, locale che si sta imponendo tra le mete del gusto più appaganti del comprensorio della Valdera.
I vini
Anche perché nei calici è possibile farsi servire i vini che nascono a pochi metri dai tavoli, nella tenuta del conte degli Azzoni, e che hanno dimostrato di poter fare un’ottima compagnia alle ricette a base di oca: dal Vermentino “Le Fonticchie 2024” al “Villa Sole 2023”, dal Chianti Docg 2022 all’Heliantus 2020, terminando con un’autentica chicca qual è il vin santo “Baciamano Doc 2015”. Un pasto, però, non può dirsi concluso senza un buon dessert, e in questo ambito ha conquistato la scena la “Angiolini srl - Il Sublime del Cacao”, catapultata ultimamente ai vertici della qualità dal mastro cioccolatiere Giovanni Angiolini, il quale, dopo 30 anni di esperienza alla guida del reparto produttivo di una delle aziende più importanti nel mondo nella produzione di cioccolato “dal seme alla tavoletta”, ha deciso di intraprendere una nuova sfida, in proprio, insieme solo alla sua famiglia. Le sue praline, nei gusti più vari e ricercati, nelle forme più moderne e accattivanti, sono di una squisitezza assolutamente sorprendente.