Pulizia a tempo di record per ospitare il nostro evento
«Claudio, dai, prendiamola con filosofia». «Sì, sì, certo. Che altro fare? Noi ci siamo rimboccati le maniche e tutti, soprattutto i ragazzi, si sono messi al lavoro e hanno ripulito tutto».
Il Bagno Giglio di Marina di Grosseto, dove ieri si è tenuto l’evento di TirrenoBlu “Estate 2023: ho preso un granchio?”, ieri mattina era lindo e pulito, pronto per l’appuntamento del pomeriggio con Il Tirreno, i Pescatori della Laguna di Orbetello, Confcommercio e i tanti intervenuti all’evento. Solo il cielo grigio, il mare ancora indiavolato e la battigia allungata quasi a metà spiaggia tradivano il disastro che, solo poche ore prima, si era scatenato per l’eccezionale mareggiata abbattutasi sul litorale toscano.
Con una squadra appassionata e superprofessionale, in una manciata di ore, Claudio Castellucci, il titolare dello stabilimento insieme ad Alberto Bartalucci, con Denise, Angelo, Martina, “Maso”, Giandomenico, dalle 16 alle 20, ha lavato via la sabbia, recuperato gli ombrelloni divelti, raccolto i cartelli sradicati dalla furia delle onde e ripulito tutto, non solo nel loro stabilimento, ma anche in quelli dei vicini.
«Abbiamo dato una mano dove c’era bisogno», racconta Claudio, che già ieri mattina all’alba era di nuovo all’opera. «Un collega di un altro bagno si è fatto male per rimuovere una lastra, e siamo andati ad aiutarlo. In un altro bagno il pedalò aveva preso la rincorsa e andava fermato. Ci aiutiamo così quando serve», spiega.
Qui al Bagno Giglio la mareggiata ha portato l’acqua a invadere fino alle prime dieci file di ombrelloni.
La spiaggia è desolata. Qualcuno, giacchetto di jeans appena tirato fuori dal reparto autunno dell’armadio, fa capolinoa scattare qualche foto.
I lettini sono stati tutti ammucchiati più a ridosso dello stabilimento: non è prudente lasciarli verso riva. Sopra sono appoggiati alcuni degli ombrelloni ripescati qua e là dopo essersi sfilati dalla sabbia. «E qualcosa il mare si è portato via», spiega Claudio.
Perfino il cartello dello stabilimento, marrone – il colore dei luoghi turistici – con la scritta “Bagno Giglio”, è venuto via e adesso è in terra accanto a una rete di secchielli e giocattoli. La cagnolina del Bagno Giglio, Daiana, si aggira incuriosita e un po’ timorosa.
«Claudio, dai, prendiamola con filosofia», ripete Rolando Zampoli, cliente del Bagno Giglio. Ma anche lui stenta a crederci. «Io sono più di trent’anni che vengo qui, e non ho mai visto una cosa del genere», aggiunge. Un evento straordinario che qui affrontano con ordinaria abnegazione e passione per il proprio lavoro: ieri pomeriggio per l’evento organizzato dal Tirreno, tutti i giorni – tutte le estati – per i loro clienti.
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