Grosseto, rapina la sala giochi con un coltello: «Ho pensato di scappare e mi sono bloccata». I sospetti sul cliente
All'apertura in via Cesare Battisti una donna si è trovata di fronte un uomo con il passamontagna
GROSSETO. Era iniziata come una mattinata normale, simile a tante altre in mezzo alla settimana. La sveglia presto e via ad aprire la sala giochi in via Cesare Battisti, a due passi dal centro storico. Stavolta però entra un uomo e in nemmeno due minuti minaccia la dipendente mostrandole un coltello e si fa consegnare i contanti che in quel momento erano in cassa: all’incirca 9mila euro in totale.
Il racconto della dipendente
Se qualcuno si immagina la scena a tarda notte, con le strade buie, si sbaglia di grosso. La rapina è avvenuta l’altro ieri, verso le 8,30 del mattino, poco dopo l’apertura della sala giochi. «Sono entrata dalla porta sul retro – racconta la dipendente, ancora provata dall’episodio e che anche per questo chiede di restare anonima – e mi stava già aspettando il tecnico che doveva aggiustare alcune televisioni all’interno del locale. Abbiamo quindi aperto insieme la sala giochi e mentre lui si è diretto verso un’ala del locale, io sono andata come sempre dietro al bancone per svolgere le varie mansioni mattutine. Ero girata verso il computer per fare alcune stampe e in un secondo mi sono vista arrivare un uomo».
Tutto è accaduto nel giro di pochissimi secondi: «Mi ha detto – racconta la dipendente – di aprire le casse in cui avevamo i soldi. Aveva un coltello, lo teneva in mano con il braccio lungo il fianco. Appena l’ho visto mi sono paralizzata. Avrei potuto provare a urlare, chiamare aiuto, ma ho avuto paura. Mi sono bloccata. Per un attimo ho pensato anche di scappare ma poi ho pensato “e se mi prende? ”».
È stato un lampo. E appunto l’uomo è scappato subito dalla porta sul retro – da cui era entrato – con i circa 9mila euro in contanti. «È una perdita consistente per noi», sottolineano dalla sala giochi.
I sospetti su un frequentatore
Il rapinatore aveva un passamontagna che gli lasciava scoperti soltanto gli occhi. Portava anche i guanti. L’accento però sembrava straniero. Poi la chiamata alla polizia. E ora c’è la paura che un episodio del genere possa ricapitare. L’ipotesi formulata dalla dipendente è che il rapinatore fosse qualcuno che conosceva il posto. Forse un frequentatore. «Almeno, per la dinamica ho avuto quest’impressione», spiega.
Le indagini e le telecamere
Sono comunque in corso le indagini della polizia – a cui il titolare ha sporto denuncia -. Presenti le telecamere che hanno ripreso la scena. «Per fortuna – sottolinea la dipendente – non è successo nulla, ma quando ho visto il coltello ho avuto davvero paura. Se ne sentono troppe in giro».
Ed è la zona intorno a essere percepita come poco sicura, anche da residente. «L’altro ieri – racconta una residente che abita lì vicino – c’è stata una rissa. Qui è diventato il Far West».
Solo pochi giorni fa un altro cittadino aveva pubblicato una foto mostrando lo stato in cui si trovavano le panchine di piazza Lulli, a pochi metri da via Cesare Battisti: bottiglie e lattine di birra sparse un po’ ovunque. E, nascoste sotto le panchine, diverse siringhe. «Spero che l’amministrazione mandi qualcuno a controllare», era la conclusione – amara – del postl