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Gli operai “sgomberati” puntano a coinvolgere i grandi marchi: la protesta arriva da Liu Jo

di Paolo Nencioni
Gli operai “sgomberati” puntano a coinvolgere i grandi marchi: la protesta arriva da Liu Jo

I licenziati della Iron & Logistics protestano al centro commerciale “I Gigli”, a Campi di Bisenzio. Il Si Cobas: «Per loro non valgono le stesse regole che valgono per gli italiani»

22 ottobre 2022
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PRATO. Sloggiati con la forza da via Ciulli, gli operai licenziati dalla Iron & Logistics non sembrano aver voglia di mollare, anzi. Venerdì pomeriggio, dopo il rilascio degli otto che erano stati portati in Questura, sono tornati davanti all’azienda che si occupa di stiro, ripristino e logistica a Narnali e sono rimasti fino alle 18, seduti di fronte al cordone di poliziotti schierato davanti ai cancelli dell’azienda. Oggi pomeriggio, invece, un drappello di operai organizzato dal Si Cobas si è materializzato nel tempio dello shopping del sabato pomeriggio, al centro commerciale dei Gigli di Campi Bisenzio. L’obiettivo della protesta era il negozio di Liu-Jo, uno dei grandi marchi che portano il lavoro alla Iron & Logistics di Narnali. Domani pomeriggio la protesta si sposterà davanti al negozio Liu-Jo di via Calimala a Firenze.


La strategia del sindacato infatti è questa: coinvolgere i grandi marchi, che hanno molto da perdere in termini di immagine, nella vertenza per il reintegro dei 22 operai licenziati dalla Iron. Luca Toscano e Sarah Caudiero del Si Cobas spiegano di aver scritto a numerose società committenti dell’azienda di Narnali e di aver ricevuto la disponibilità di alcune ad accettare la responsabilità solidale nel caso Iron. Questo significa che in caso del mancato rispetto del contratto nazionale di lavoro o dell’eventuale mancato versamento di contributi, le società committenti metterebbero mano al portafoglio. In concreto è ancora tutto da vedere, ma intanto il sindacato ritiene questo un importante risultato. Liu-Jo è uno dei marchi che invece non ha risposto alle missive del Si Cobas.


«Nelle prossime settimane vogliamo fare di questa vertenza una questione nazionale – dice Luca Toscano – Faremo un appello alla mobilitazione davanti ai negozi dei grandi marchi committenti dell’azienda per convincerli a fare pressione sulla Iron & Logistics circa il rispetto del contratto di lavoro e il reintegro dei lavoratori licenziati».


Lo sgombero di venerdì mattina per il Si Cobas è un fatto molto grave. «Il fatto che gli operai licenziati siano stranieri non è un particolare irrilevante per capire la risposta che viene data a queste proteste – dice ancora Toscano – Le modalità di lotta sperimentate a Prato sono normali in altre parti d’Italia, basti pensare a quello che è successo coi lavoratori dell’Ansaldo di Genova, che hanno bloccato l’autostrada e l’aeroporto. Lì ha nessuno è venuto in mente di metterla sul piano penale o delle violazioni amministrative, come invece accade qui. A Prato c’è un accanimento contro gli invisibili che da 20 anni hanno contribuito alla ripresa del distretto. I nostri operai dicono che vogliono la legge italiana, ma la verità è che per loro non valgono le regole che valgono per gli altri. Un altro esempio è la Gkn di Campi Bisenzio, dove gli operai sono in assemblea dentro lo stabilimento. E qui ci contestano l’invasione della proprietà privata di un piazzale esterno all’azienda...». Intanto però qualcosa si muove. Il segretario provinciale del Pd, Marco Biagioni, ha chiesto un incontro agli operai licenziati, che si terrà lunedi mattina nella sede della federazione. Biagioni, che in una delle sue prime interviste dopo la sconfitta elettorale, aveva parlato della necessità di riscoprire la dignità del lavoro, parlerà anche con gli operai che sono rimasti dentro l’azienda di Narnali. 

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