Il Tirreno

Prato

Gei ha perso la sua ultima battaglia 

Gei ha perso la sua ultima battaglia 

Il presidente del Cai e docente del Buzzi è morto all’ospedale di Careggi dopo essere stato investito da un’auto in via Roma

27 maggio 2017
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PRATO. Le speranze erano ridotte al lumicino e ieri pomeriggio sono svanite. Il cuore di Fiorenzo Gei, 62 anni, investito da un’auto mercoledì pomeriggio in via Roma all’altezza del ristorante Il Capriolo, ha smesso di battere nel reparto di rianimazione dell’ospedale fiorentino di Careggi, dove amici e conoscenti si erano stretti intorno ai familiari nella speranza di un miracolo. Fiorenzo era in coma e non ha più ripreso conoscenza dopo il terribile impatto col parabrezza della Mercedes classe A condotta da una donna pratese di 40 anni che ora è indagata per omicidio colposo, anche se al momento non risulta che abbia superato i limiti di velocità o non abbia rispettato le strisce pedonali. Il sindaco Biffoni ha espresso il cordoglio del Comune dicendo che Gei lascia un grande vuoto.
Fiorenzo Gei era infatti un personaggio molto conosciuto in città e difficile da incasellare perché i suoi interessi erano molteplici, dalla chimica alla speleologia, dalle scienze naturali alla lirica. Attualmente era presidente della sezione pratese del Club alpino italiano. Nel 2011 era stato per quattro mesi direttore del Centro di scienze naturali di Galceti. Appassionato di speleologia, era uno dei massimi conoscitori delle grotte della Calvana. Per molti giovani studenti Gei era semplicemente il professore di laboratorio tecnico di chimica all’Istituto tecnico industriale Tullio Buzzi di viale della Repubblica. Ma era anche direttore dell’associazione Pratolirica, appassionato melomane, una passione che conviveva con quella per le radici della nostra storia, in particolare per gli etruschi. Come presidente del Cai ogni tanto ha organizzato camminate sulle tracce dei nostri antenati sulla Calvana o dalle parti di Gonfienti. In una delle sue ultime apparizioni come presidente di Pratolirica, Gei ha ricordato come Prato fosse in passato una tappa d’obbligo, «uno scoglio da superare per i cantanti lirici, e sede di fantastici concerti: come non rammentarsi delle meravigliose serate passate ad ascoltare Arturo Benedetti Michelangeli al Metastasio».
È bastato un attimo e tutto è stato spazzato via da un banale incidente stradale. Stando ai rilievi della polizia municipale, l’investimento è avvenuto poco prima delle 17 di mercoledì, mentre Fiorenzo Gei era davanti al ristorante Il Capriolo, gestito dai suoi figli. Forse attraversava la strada, o forse, stando ad altre testimonianze, aveva fatto un passo indietro per vedere l’insegna del ristorante. In quel momento è sopraggiunta la Mercedes e l’impatto è stato violento: diverse fratture e un trauma cranico che poi si è rivelato fatale, nonostante la corsa disperata verso il campo sportivo di Grignano e il trasferimento in elicottero a Careggi. Fin dall’inizio i medici avevano dato poche speranze, e ieri pomeriggio è arrivato il verdetto senza appello. La Procura disporrà l’autopsia, poi i funerali, che non sono stati ancora fissati.
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