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Ex Gkn, la beffa sulla fabbrica: «Qf ha venduto lo stabilimento»

di Elena Andreini

	Una manifestazione degli operai Gkn a Firenze (foto d’archivio)
Una manifestazione degli operai Gkn a Firenze (foto d’archivio)

Campi Bisenzio, l’allarme degli operai. L’azienda: l’operazione serve a pagare gli stipendi

21 ottobre 2024
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CAMPI BISENZIO. Un colpo di scena nella vicenda della ex Gkn, anzi un nuovo colpo di teatro che lascia allibiti i lavoratori: lo stabilimento è già stato venduto e non è più di Qf. «La società ex Gkn di Firenze, oggi Qf, ha già venduto lo stabile, ma non lo ha comunicato. Il fatto – dicono dall’Rsu – clamorosamente sfuggito per mesi a ogni soggetto istituzionale, è stato da poco scoperto da Rsu e organizzazioni sindacali. L'atto di compravendita è del 12 marzo scorso».

Lo stabilimento è stato comprato, spiega la nota di Rsu, da Tuscany Industry Srl (Ti) e Sviluppo Immobiliare Toscana Srl (Sit). «Numerose evidenze – afferma la nota del collettivo di fabbrica – suggeriscono una potenziale commistione tra questi soggetti e la stessa proprietà di Qf».

«Qf non ha più lo stabilimento e lo abbiamo scoperto da poco con i nostri legali - spiega Matteo Moretti della Rsu ex Gkn – c’è una vertenza in corso, rimandata e la sentenza dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, vertenza che deve decidere sul sequestro cautelativo dell’immobile che non è più di proprietà di Qf. Da marzo ad ora questa vertenza e altre, hanno avuto varie udienze in tribunale chi si è presentato per Qf ha sottaciuto qualcosa di fondamentale».

Qf, in una nota spiega che «l’operazione stigmatizzata dalla Rsu nel comunicato stampa odierno è stata eseguita, con atto pubblico e in una logica “infragruppo”, al fine di reperire le risorse finanziarie necessarie per permettere alla Qf di far fronte al pagamento integrale degli emolumenti maturati e maturandi dai lavoratori dipendenti». E, aggiunge che «tale operazione ha già consentito e sta consentendo il pagamento di emolumenti scaduti nella misura di circa 4 milioni di euro».

Per la società «stante lo stato di occupazione che impedisce alla società di essere finanziata dal sistema bancario, permetterà alla Qf di recuperare le risorse necessarie a pagare tutto il dovuto, restando ferma la imprescindibile destinazione a sviluppo industriale dell'insediamento produttivo». Della notizia della vendita resta sorpreso anche il sindaco Andrea Tagliaferri. «Questa notizia ci coglie di sorpresa e ci preoccupa profondamente – dice –. Non eravamo a conoscenza di questa transazione, e ciò solleva seri dubbi sul futuro dell’azienda e, soprattutto, sul destino dei lavoratori e delle lavoratrici. Chiediamo a Qf di chiarire quali siano le intenzioni per il futuro di questo stabilimento e di assumersi le proprie responsabilità. La priorità assoluta è quella di garantire i diritti dei lavoratori, compresa la tutela dei pagamenti degli stipendi, vigileremo affinché tutti i diritti economici vengano rispettati. Da parte del Comune di Campi c’è la ferma volontà di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per tutelare il territorio e contrastare eventuali speculazioni. Il nostro obiettivo è che lo stabilimento continui a essere un centro produttivo, a beneficio della nostra comunità».

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