Il Tirreno

Pontedera

L’omicidio

Uccisa Flavia Mello, la confessione del 34enne: «Sì, sono stato io». L’incontro finito nel sangue e il giallo sul movente

di Sabrina Chiellini

	Kristian Emanuele Nannetti a sinistra, a destra Flavia Mello e sullo sfondo la cantina dove è stato ritrovato il corpo (foto Franco Silvi)
Kristian Emanuele Nannetti a sinistra, a destra Flavia Mello e sullo sfondo la cantina dove è stato ritrovato il corpo (foto Franco Silvi)

Il cadavere è stato ritrovato in una cisterna di un vecchio casolare in una frazione di Casciana Terme Lari: paese sotto choc

24 ottobre 2024
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CASCIANA TERME LARI. L’hanno trovata senza vita ripiegata in una piccola cisterna, nella cantina di un casolare senza luce e acqua. Uccisa a coltellate. La svolta nelle indagini sulla scomparsa di Flavia Mello Agonigi, 54 anni di Pontedera, con il fermo e la confessione del presunto autore del delitto, Kristian Emanuele Nannetti, 34 anni, residente a Pontedera, meccanico con lavori saltuari, è arrivata dal confronto tra i tabulati telefonici delle utenze di Flavia, le telecamere stradali e il cellulare del presunto killer.

Gli indizi

Tanti indizi portavano tra le strette vie del borgo di Sant’Ermo, sulle colline di Casciana Terme. E la Opel Mokka di Flavia era lì, parcheggiata davanti alla chiesa. Nessuno nei lunghi giorni di ricerche e di appelli della famiglia, l’aveva segnalata. Né si può dire con certezza se sia sempre rimasta in sosta in quel punto, a pochi metri dalla casa del delitto, di proprietà di uno scozzese, data in uso a Nannetti, rimasto orfano dei genitori troppo presto. Quando la polizia – nel pomeriggio del 24 ottobre – è entrata tra quelle mura, in via Torquato Tardelli, il 34enne, messo alle strette, non solo ha confessato ma avrebbe condotto gli investigatori nella cantina dove in una specie di botola c’era la vittima: come sia riuscito a mettere i resti della donna, alta e robusta, in quel nascondiglio, non è noto.

L’operazione

L’operazione è stata condotta dai poliziotti della squadra mobile della questura di Pisa e del commissariato di Pontedera, questi ultimi i primi ad attivarsi dopo la denuncia del marito. «Sì, sono stato io», la prima ammissione seguita dall’interrogatorio, in questura a Pisa, condotto dal pubblico ministero Giovanni Porpora che ha coordinato le indagini. Il movente non è chiaro. L’uomo durante l’incontro con la vittima l’ha accoltellata più volte e poi ha nascosto il cadavere. Fin da quando Emiliano Agonigi ha denunciato la scomparsa della moglie i sospetti e le indagini sono stati indirizzati nel mondo che lei frequentava. La notte della scomparsa la 54enne era stata prima al Don Carlos a Chiesina Uzzanese. «Ho un appuntamento» aveva detto all’amica Carmen prima di mettersi in viaggio per la Valdera. Che frequentava una persona a Casciana lo sapevano anche le amiche. E quando Flavia è scomparsa lo hanno subito raccontato al marito e poi alla polizia.

Lunedì mattina, quando la procura ha cominciato a indagare per omicidio, nel corso della perquisizione a casa della coppia è stato sequestrato il computer. Lì poteva esserci la soluzione del giallo. Lei la sera della scomparsa aveva pubblicato un annuncio su un sito di incontri sessuali a pagamento. Si presentava come Gaia e con una foto con una parrucca con i capelli corti, a differenza di quella che indossava, con lunghi capelli ricci neri, la notte della sua misteriosa sparizione.

L’incontro

Un incontro sessuale finito nel sangue, quindi. Fin dall’inizio il marito, che la conosceva bene e aveva con lei una relazione che durava da più di 20 anni, ha temuto il peggio. «Non è una storia come molti potrebbero pensare – ha detto più volte in questi giorni – non ci siamo sposati per un interesse, siamo legati e molto innamorati». Solo che Flavia aveva ripreso a frequentare altre persone. Specialmente da quando erano tornati dal Brasile. Loro si sono conosciuti a Torre del Lago, dove la 54enne lavorava. Poi si sono trasferiti in Brasile in cerca di fortuna. I problemi economici incontrati anche nella terra di origine della donna li hanno convinti a tornare. Lui nel frattempo le ha chiesto di sposarlo.

Finisce così in una giornata di pioggia il giallo della donna scomparsa dopo la discoteca. Il marito sotto choc ha saputo dall’avvocato Gabriele Dell’Unto del ritrovamento. «È un momento difficile, ma voglio ringraziare la polizia, il commissariato di Pontedera, per aver cercato Flavia senza sosta».

Il paese sotto choc

Anche Sant’Ermo è sbalordito. Gli abitanti restano in casa mentre la scientifica porta avanti i rilievi e davanti alla casa arrivano i cronisti. L’uomo viene sottoposto a fermo giudiziario in quanto indiziato di omicidio. Il 34enne ha alle spalle una storia familiare difficile, un’esistenza fragile, quanto è esile la sua corporatura. Ha vissuto a Pontedera e in altri paesi della Valdera, oltre che a Lari. Rimasto senza casa, aveva chiesto aiuto a un amico, che gli aveva dato un’abitazione quasi abbandonata. «Abitava lì da poco, non lo conosco», taglia corto la vicina.

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