Il Tirreno

Pontedera

L’aiuto dell’associazione Frida a 114 donne dal 2008

«È la persona offesa che ci deve contattare. Niente parte in automatico, ma serve una precisa volontà. Anche se al momento di episodi come quello di San Miniato la vittima viene informata dei servizi...

14 agosto 2013
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«È la persona offesa che ci deve contattare. Niente parte in automatico, ma serve una precisa volontà. Anche se al momento di episodi come quello di San Miniato la vittima viene informata dei servizi offerti dall’Associazione. Insomma, sa che ci siamo e che può contare su una rete di riservatezza e protezione a tutela delle persone coinvolte. Anche sull’assistenza legale se verrà ritenuta necessaria». A parlare è Rosalba Taddeini, presidente dell’Associazione Frida Donne che sostengono donne, attiva contro la violenza di genere. In tutto il Valdarno Inferiore l’associazione opera con sportelli d’ascolto (il contatto 24 ore su 24 è al numero di cellulare 346 7578833). A metà giugno ha aperto i battenti a San Miniato Basso il primo centro antiviolenza, una struttura capace di ospitare in modo temporaneo donne vittime di violenza, con o senza figli. Dal 2008 ad oggi sono 114 le donne (l’età media è compresa tra trentacinque e quarant’anni) che hanno bussato alla porta di Frida (con quattro vittime di stupro), a Fucecchio e nel Valdarno Inferiore, con un incremento del 30% registrato tra il 2011 e il 2012. L'87% di loro ha subito violenza dal partner o dall'ex partner (italiano nel 70% dei casi), il 10% da un parente e il 3% da un conoscente. Le vittime in molti casi sono straniere.

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