I casi di maltrattamenti cresciuti del 30% in un anno
PONTEDERA. Lo stalking ? Può derivare da una gelosia delirante causata da uno squilibrio mentale. È il risultato di uno studio di un gruppo di ricercatori del dipartimento di Medicina clinica e...
PONTEDERA. Lo stalking ? Può derivare da una gelosia delirante causata da uno squilibrio mentale. È il risultato di uno studio di un gruppo di ricercatori del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università di Pisa, pubblicato sulla rivista Cns Spectrums della Cambridge University Press. Legati a tale squilibrio ci sarebbero anche altri comportamenti aggressivi estremi come il suicidio o l'omicidio. Secondo i ricercatori Donatella Marazziti, Michele Poletti, Liliana Dell'Osso, Stefano Baroni e Ubaldo Bonuccelli, «le radici neuronali della cosiddetta "sindrome di Otello" si troverebbero in un'area della corteccia frontale, una zona del cervello che sovrintende complessi processi cognitivi e affettivi».
I casi di violenza sulle donne sono in crescita. Lo dicono anche i dati di Frida, l'associazioneche opera nella zona del Valdarno e che è impegnata nell'assistenza e nella sensibilizzazione al tema della violenza di genere.
Fra i casi seguiti dall’associazione nel corso dell’ultimo anno la violenza ha riguardato al 68% donne italiane e al 32% di origine straniera.
Dal 2008 ad oggi sono stati in tutto 114 i casi seguiti, con un incremento del 30% registrato fra 2011 e 2012. Crescita dovuta al fatto che l’associazione ha una maggiore presenza sul territorio grazie all'attivazione del progetto Sia (Sportelli itineranti antiviolenza).
I dati del 2012 confermano lo spazio domestico come il luogo più a rischio: nel 95% dei casi la violenza avviene all'interno delle mura di casa, e il 90% delle volte ad opera del compagno; il restante 10% è quasi sempre da attribuire a parenti di sesso maschile. Il 13% delle donne che si sono rivolte a Frida ha subito violenza psicologica, il 7% stalking e il 2% violenza sessuale, mentre il restante 78% è vittima, contemporaneamente, di più forme di violenza: fisica, sessuale, economica o psicologica.