Finalmente qualche certezza
Nonostante l’amarezza per la sconfitta di Parma, Alberto Aquilani sta ritrovando alcuni giocatori-chiave che possono essere determinanti nel finale di stagione
PISA. Il 2024 non ha ancora portato una certa continuità di risultati in casa Pisa ma qualche certezza in alcuni uomini chiave Alberto Aquilani la sta trovando. Ed è sicuramente un fatto positivo a pochi giorni dalla sfida di sabato con il Venezia all’Arena (ore 16, 15) .
Touré e Valoti
Il Pisa ha trovato recentemente quella fisicità a centrocampo che era mancata per tutto il girone di andata. Il ritorno di Touré è stato provvidenziale. Il tedesco era dato come partente a gennaio e invece Aquilani, una volta che l’ex Juventus è tornato a disposizione, ha iniziato a dargli compiti anche più offensivi. Decisivo il suo ingresso a Lecco, con assist per Mlakar, e anche con lo Spezia è stato convincente. Da quel momento Aquilani lo ha sempre messo titolare per tutti i 90’. Uno degli ultimi a mollare a Cosenza, dove ha sfiorato il pari prima della rete di Caracciolo, superlativo con la Samp, assist vincente a Barbieri, e a Parma dove soprattutto nei primi 45’ è stato straripante mettendo lo zampino sul gol di Valoti, capocannoniere della squadra con otto reti. La soluzione con Valoti e Touré a fare spesso da spola tra il centrocampo e l’appoggio a Torregrossa è stata la mossa decisiva di un gran primo tempo. In quello che in pratica diventa un 3-4-2-1. Touré riusciva ad andare anche al tiro e dava una mano sul centro destra a Barbieri e Calabresi. Stessa cosa che riusciva a fare Valoti sull’altrolato con Esteves. Un centrocampo ad altezza di capolista grazie anche alla quantità di Marin e alla qualità di Veloso che con un centrocampo più dinamico e numeroso può far venire fuori il suo tasso tecnico. E rendersi pericoloso non solo sulle palle inattive.
Continuità nella partita
Purtroppo la squadra ha speso tanto nei primi 45 minuti e nel secondo tempo è apparsa più a corto di energie. È una costante del campionato ma anche delle ultime quattro partite che la squadra ha due volti. Bene il secondo con Spezia, Cosenza e Sampdoria, dove nel primo era apparsa più timorosa. A Parma è successo l’esatto contrario. Pagando dazio con il confronto con la panchina della prima della classe. Resta il fatto che fino a quando è rimasto in campo Valoti il punteggio era sempre di 1-1 e così è stato fino a 8’ dalla fine. Per questo la forza dirompente di Touré e l’intelligenza tattica e la qualità negli ultimi metri di Valoti diventano due armi provvidenziali in questo finale di stagione.
Meglio a tre in difesa
I problemi però restano, in avanti ma anche in difesa, e vanno corretti. Per la terza volta la squadra subisce tre reti in una partita. La terza nelle ultime quattro. I 31 gol subiti in 25 partite sono tanti ma la sensazione è che la difesa a tre può essere la soluzione giusta. Anche perché i due gol presi nel finale sono dovuti alla solita libertà concessa sui cross dalle fasce ma soprattutto a errori dei singoli. Con la difesa a tre Aquilani può spostare più avanti due esterni più bravi in fase offensiva come Barbieri ed Esteves (che non erano più in campo sull’ultima rete, Barbieri anche sulla seconda). Entrambi in questo momento danno più garanzie rispetto a un Beruatto che non riesce ancora a tornare ai livelli del 2021-22. Bene anche Calabresi e Caracciolo. Il capitano non solo per i gol pesanti con Cosenza e Samp.
Canestrelli guarda avanti
L’insostituibile del Pisa però resta Simone Canestrelli. Ha saltato una sola partita per squalifica, contro il Palermo, senza saltare neppure un minuto quando è andato in campo. Sabato scorso il più amareggiato di tutti era proprio l’ex Empoli perché il suo secondo gol in campionato non è servito a nulla. Sulla sua pagina Instagram Canestrelli ha commentato così: “Risultato difficile da accettare ma guardiamo avanti! ”. A cominciare dal Venezia.
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