Pisa, studentesse aggredite con la siringa: il cerchio si stringe su un sospettato
Squadra mobile al lavoro anche sull’ago sequestrato dopo uno dei casi
PISA. Il racconto delle studentesse “pizzicate” con la siringa durante il fine settimana del 18 e 19 gennaio. Le immagini estrapolate dalle telecamere della videosorveglianza. E tutti gli accertamenti che si possono fare sull’ago sequestrato dalla Squadra Mobile dopo uno dei due episodi di needle spiking avvenuti a Pisa.
Niente è stato trascurato in questi giorni e le indagini sull’aggressore con siringa sarebbero davvero a buon punto. C’è un sospettato al quale la Mobile è arrivata nelle ultime ore. Un uomo è stato perquisito dalla polizia dopo essere stato individuato attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza urbana per una particolare andatura della sua camminata.
Sulla vicenda degli attacchi a sorpresa compiuti alle spalle di giovani donne, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma la perquisizione avrebbe permesso di dare riscontri ai sospetti iniziali. Le due ragazze colpite a gennaio non hanno subito danni. La procura è al lavoro anche per definire le eventuali contestazioni. Difficile ipotizzare il movente del molestatore con siringa. Si possono fare mille ipotesi ma tali resteranno fino a quando il misterioso uomo vestito di nero non avrà un nome. L’allarme scoppiato in seguito agli ultimi due episodi, dopo quello analogo del settembre scorso quando era stata punta una donna di circa 50 anni, è stato al centro di una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nulla trapela sull’esito delle indagini. Sui social qualcuno ha ipotizzato che a settembre fosse stato scoperto l’autore del primo episodio denunciato. Una notizia che non ha conferma nella realtà. La speranza è che dalle telecamere che sono nella zona di viale Bonaini (in San Giusto ce ne sono poche) possa emergere qualcosa di utile per ricostruire il percorso fatto dal molestatore.
Intanto da lunedì avrà efficacia l’ordinanza del prefetto, inizialmente in vigore per la durata di 60 giorni, che istituisce la zona rossa nel quartiere della stazione ferroviaria e nelle strade limitrofe (via Mascagni, via Puccini, viale Bonaini e viale Gramsci). Proprio un tratto di viale Bonaini peraltro è entrato in azione l’uomo con la siringa. In questi giorni è stato spiegato che saranno raddoppiati i servizi di vigilanza delle forze dell’ordine per monitorare la presenza di soggetti che hanno precedenti di polizia giudiziaria.
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