Pisa, chiude il negozio storico: colpa di concorrenza e criminalità
L’attività era aperta dal 1967: «In cinque anni sette furti»
PISA. In città era un’istituzione dal 1967. Ha resistito anche al Covid che ha messo in ginocchio più di un’attività ben avviata. Ma per i titolari dello storico negozio “La casa della vernice” di viale Bonaini è arrivato il momento di dire basta. L’attività chiuderà il 31 luglio dopo un'onorata carriera nella vendita di vernici, ferramenta, stucchi in gesso, carta da parati e utensileria varia. La decisione è stata presa e, seppur a malincuore, non si torna indietro. Maurizio Bigotti, noto imprenditore pisano, dirigente di Casartigiani Pisa, insieme al figlio Dimitri, quest’ultimo titolare del negozio da sei anni, hanno deciso di fermarsi.
Uno stop dettato soprattutto da un mercato che cambia. «La grande distribuzione presente a Pisa con vari e grandi punti vendita ben attrezzati – dice Maurizio Bigotti – ha reso sempre più difficile il mercato a noi piccoli commercianti, mentre i costi di gestione sono lievitati». Ma non è stata solo una concorrenza spietata a pesare sulla decisione finale, ci ha pensato anche il contesto legato al quartiere, quello della Stazione. «Non ci sentiamo più sicuri qui – spiega Bigotti – in cinque anni abbiamo subìto ben sette furti, l’ultimo la notte tra il 26 e il 27 febbraio scorso. Con un tombino o una mazza di ferro, ignoti sono riusciti ad aprirsi un varco nella vetrata del negozio rubando ogni cosa e lasciandoci da pagare un conto salatissimo».
«Purtroppo viale Bonaini – denuncia ancora Bigotti – non è più quella di prima. E spesso la sera quando torniamo a casa, mio figlio e io abbiamo paura a prendere l’auto che si trova in garage, nel timore di incontrare persone poco raccomandabili. Dimitri ha trovato un altro lavoro, io sono in pensione da tempo».
La storia della “Casa della vernice” ha inizio 57 anni fa. Più generazioni si sono succedute dietro a quel bancone, davanti alla Camera del Lavoro. Il negozio dal 1980 è stato preso in gestione da Maurizio Bigotti. «All’epoca lavoravo alla Piaggio – racconta l’imprenditore –, mio suocero seppe che vendevano un negozio in zona e per me fu amore a prima vista». Una passione condivisa poi con il figlio Dimitri, al quale Maurizio sei anni fa ha passato il testimone, restando però al suo fianco con quella stessa professionalità e competenza portata avanti per lunghissimi anni. «Quando ho cominciato – racconta sempre il commerciante – in negozio c’era Pasquale, il nostro commesso. Erano sicuramente anni diversi. Per me decisamente migliori. Viale Bonaini era una grande famiglia, ci conoscevamo tutti, ora non è più così. Ma nel ricordo di quegli anni mi sento di ringraziare chi, in tutto questo tempo, ci ha dato fiducia e ci ha permesso di arrivare fino a qui. Il cambiamento ha fatto il resto. Le marche di vernici più conosciute hanno deciso di puntare sulla grande distribuzione, noi ne prendiamo atto e ci ritiriamo nella consapevolezza di aver lasciato un vuoto nel quartiere. Un’altra luce si è spenta, un’altra saracinesca non si alzerà più».