Tirrenia, bambino si perde in spiaggia: ritrovato grazie alla chat
Un piccolo turista tedesco “recuperato” dai bagnini grazie anche alla tecnologia
TIRRENIA. Lunghi minuti di paura e poi, per fortuna, il lieto fine. Ieri mattina, poco dopo le 12,30, un bambino tedesco di sei anni, entrato da poco in acqua, non si trovava più e la madre temeva che fosse annegato.
Ma dopo mezz’ora di ricerche in acqua, alle quali hanno partecipato i bagnini di diversi stabilimenti, è stato il loro “tam tam”, ovvero il gruppo whatsapp degli operatori del litorale pisano, a consentirne il ritrovamento sulla spiaggia, a diversi Bagni di distanza. «Sangue freddo e niente compartimenti stagni ma compartecipazione sono due concetti sui quali battiamo molto», dice Fiorenzo Meucci, direttore della Società Nazionale di Salvamento pisana, alla quale appartengono molti dei soccorritori.
È uno di essi che ci racconta l’accaduto: «Abbiamo visto uscire in acqua i colleghi in servizio all’Orange Beach, e anche noi degli stabilimenti vicini ci siamo messi in allarme. Una donna che si trovava in acqua chiedeva aiuto in inglese: era una turista tedesca che non vedeva più il suo bimbo».
Prima di entrare in acqua uno dei bagnini ha passato la voce al gruppo whatsapp, così in tutti i Bagni vicini sono iniziate le ricerche a terra mentre molti bagnini si tuffavano, formando alla fine anche una catena per battere palmo a palmo i fondali per un lungo tratto. Uno dei soccorritori a un certo punto è uscito dall’acqua per controllare il telefono: sei stabilimenti più in là avevano fotografato un bambino che vagava da solo. Ha mostrato la foto alla donna che aveva lanciato l’allarme e per fortuna il bimbo era il suo, «così siamo andati a prenderlo e glielo abbiamo riportato. Erano sotto choc e hanno pianto un bel po’...».