Pisa, gli anarchici rivendicano l’incendio all’armadio della fibra
Intanto la Digos indaga anche sull’incendio a una cabina Fs
PISA. Un incendio a una cabina della fibra ottica. Un intervento di routine nella notte tra il primo e il 2 giugno da parte dei vigili del fuoco che spensero il rogo, passando poi ad altri interventi. Un evento come, purtroppo, ne accadono tanti. Ogni giorno. Ma quello, in realtà, potrebbe nascondere il dolo a opera degli anarchici. O almeno è questo che pensano alla Digos di Pisa stando soprattutto alla rivendicazione anonima pubblicata sul sito Internet Ilrovescio. info. E c’è di più, perché la questura sta analizzando anche un altro fatto analogo, avvenuto nella notte del 25 giugno a una cabina elettrica per il distanziamento dei treni lungo la ferrovia tra Pisa e Firenze. Il fatto che sia stata utilizzato materiale spesso impiegato per questo genere di episodi ha indirizzato gli inquirenti immediatamente sulla pista dolosa.
«Abbiamo incendiato – si legge sul sito in questione attraverso una mail anonima – con stracci e combustibile un armadio della fibra ottica a Pisa in località la Fontina: abbiamo scelto il posto perché situato in un’area industriale vicino a un ipermercato, a un laboratorio di robotica dell’Istituto Sant’Anna e al Banco di Pisa. La realtà di tutti i giorni ci mostra come il dominio e la guerra siano direttamente legate allo sviluppo di queste tecnologie, come lo sterminio smart della popolazione di Gaza ci insegna: per quanto i media abbiano minimizzato il danno attribuendolo ad un guasto, hanno dovuto ammettere che le riparazioni richiederanno parecchio tempo».
In un primo momento, dal comando dei vigili del fuoco non sono partite comunicazioni alla questura sull’eventuale dolo. Ma semplicemente perché non sono stati rilevati elementi che facessero pensare a un fatto non accidentale. Poi sul web è apparsa questa lettera ed è scattato l’allarme, collegato anche alla vicenda lungo i binari del treno dove, invece, la situazione è stata abbastanza chiara fin da subito.
Il sospetto della pista anarchica tiene banco tra gli agenti di polizia e sono al vaglio tutte le piste per comprendere chi potrebbe esserci dietro a questi fatti, se si tratta delle stesse persone e i motivi reali dei danneggiamenti che, in entrambe le circostanze, hanno provocato problemi non da poco.
Nel caso dell’incendio alla cabina elettrica, infatti, le ripercussioni sulla circolazione ferroviaria, quel giorno, sono state notevoli, tanto che i disservizi si sono fatti sentire anche fino alla giornata di ieri. L’ombra del sabotaggio è una ipotesi più che reale anche se il rogo di martedì notte non è stato ancora oggetto di rivendicazione. L’idea che circola in questura e tra gli uomini della Digos, però, è che a giorni emergerà quasi sicuramente un documento su quanto avvenuto lungo il tratto ferroviario Firenze-Pisa.
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