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Aumenta ancora il biglietto del Pisamover, il sindaco attacca: «È un’infrastruttura che non funziona»

di Francesco Loi
Aumenta ancora il biglietto del Pisamover, il sindaco attacca: «È un’infrastruttura che non funziona»

La giunta approva il piano di riequilibrio finanziario. Conti «Abbiamo ereditato un accordo capestro, cerchiamo di gravare il meno possibile sulle tasche dei pisani»

27 dicembre 2023
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PISA. Questa volta il Comune, ovvero i cittadini pisani, non sono chiamati a ripagare i mancati introiti del Pisamover dopo i quasi due milioni di euro del 2021. Ma il prezzo del biglietto sale ancora e arriva a quota 6,50 euro (a tratta) per la corsa occasionale. La navetta aeroporto-stazione continua a essere fonte di preoccupazione. Costruita tra le polemiche, sempre tra le polemiche, e le problematiche, prosegue il suo faticoso cammino attraverso bilanci che, anche se passata la fase Covid e ripreso a crescere il numero dei passeggeri del Galilei, non riescono a stabilizzarsi secondo le previsioni del Pef (Piano economico finanziario) originario.

«Il People Mover è un’infrastruttura che continua a non funzionare perché concepita male in partenza e perché l’accordo economico iniziale non stava in piedi, come dimostra la necessità di un nuovo ulteriore riequilibrio», dice il sindaco Michele Conti, attaccando le amministrazioni precedenti, nell’annunciare l’approvazione da parte della giunta della procedura di riequilibrio del Piano economico finanziario della navetta.

L’atto del Comune conclude l’iter di rinegoziazione del Pef che era stato avviato a fine 2020 per fronteggiare gli effetti negativi causati in quegli anni dalla pandemia sull’utilizzo del servizio e per salvaguardare la continuità della gestione.

Le ulteriori misure per tenere in piedi gli accordi discendono dai negoziati di due anni fa tra Comune e concessionaria, la società Pisamover di cui è socio di maggioranza il fondo francese Meridiam.

Nel luglio del 2021 era stato sottoscritto l’accordo sulla procedura di riequilibrio, fissando come condizioni la riduzione del tasso interno di rendimento dell’azionista dello 0,50 e la rimodulazione di migliori condizioni finanziarie a favore del Comune.

Nella delibera di giunta si prende atto che tutte le condizioni di riequilibrio prestabilite nell’accordo sono state rispettate, eccetto quella relativa alla retrocessione a favore del Comune delle migliori condizioni di finanziamento del debito con le banche, che la concessionaria non è riuscita a ottenere a causa dell’innalzamento dei tassi di interesse. «Fattore che, unito all’impennata dell’inflazione, ha reso inevitabile adottare come misura di riequilibrio – si legge nell’atto di Palazzo Gambacorti – un incremento della tariffa per corsa singola eccezionale, che dall’1 gennaio 2024 aumenterà da 5 a 6,50 euro senza interessare però le tariffe agevolate per i residenti, oltre a un allungamento della concessione prevista di 6 anni e 6 mesi.

«Purtroppo come i cittadini ormai sanno bene – aggiunge Conti – per quanto riguarda il People Mover abbiamo ereditato un accordo capestro, che ora ci costringe ad agire solo con l’intento di salvaguardare il Comune di Pisa. Questo ha comportato l’aumento del costo del biglietto, ma per fortuna abbiamo evitato per gli anni 2022 e 2023 ulteriori erogazioni di contributi a carico del Comune, dopo quella effettuata per gli anni 2020 e 2021».

Una zavorra. Ma almeno con prospettive di rilancio? «Abbiamo preteso – risponde il sindaco – che la concessionaria si impegni a realizzare un’intensa campagna di marketing e di comunicazione rivolta ad ampliare la fascia di utenti del servizio, accompagnata da un’attività di resoconto e di monitoraggio da parte degli uffici per verificare i risultati della campagna di comunicazione. Aver portato a termine il riequilibrio del Pef era un atto dovuto per mettere al riparo il Comune da rischi finanziari e cercare di gravare il meno possibile sulle tasche dei pisani».




 

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