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Tre giovani imprenditori “sfidano” il sushi con il poké

G.B.
Tre giovani imprenditori “sfidano” il sushi con il poké

Entro tre mesi sul lungarno Medicei il primo ristorante dedicato al piatto hawaiano «Sarà un locale ecologico con soli prodotti riciclabili. Assumeremo tre persone»

29 dicembre 2019
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Pisa. Mettersi in gioco a 25 anni puntando su un’idea per un’attività imprenditoriale. Un coraggio che deriva dall’età ma anche dal seguire una delle tendenza del momento in uno dei settori più alla moda: quello del food e della ristorazione. Entro il mese di marzo sul lungarno Medicei sbarcherà il primo ristorante di “poké”: il piatto tipico di Honolulu (vedi articolo a sinistra) che sta scalzando il sushi dal trono dei cibi etnici più apprezzati nel nostro Paese e nel mondo tanto da far nascere il neologismo “pokémania”. Dopo i ristoranti aperti a Milano, Roma e Firenze, a portare la novità culinaria a Pisa saranno tre ragazzi, anzi tre amici di 24 e 25 anni: Claudio Donnarumma, Alessandro Sbrana e Marco Caramuscio. Un’iniziativa partita come una scommessa imprenditoriale e che nei prossimi tre mesi porterà in città anche tre nuovi posti di lavoro come banconisti.

«Siamo rimasti folgorati dalla bontà del poké durante un soggiorno a Milano – raccontano –. Poi lo abbiamo ritrovato anche durante una vacanza ad Ibiza. Da lì abbiamo deciso di mettere in gioco tutti i nostri risparmi per offrire questo cibo anche a Pisa».

«Il poké – proseguono – è un piatto tipico hawaiano a base di pesce crudo, frutta verdura e riso. I suoi valori nutrizionali sono perfettamente bilanciati. È un cibo adatto e apprezzato dagli sportivi. Ha inoltre le qualità di essere fresco e di veloce consumazione».

Per riuscirci hanno creato un’azienda, la Poké Flash, e trovato un fondo sfitto al numero 57 del lungarno Mediceo. «Siamo orgogliosi di valorizzare una zona così importante per Pisa», raccontano mentre nel locale sono in corso i lavori di adeguamento (al massimo entro tre mesi sarà capace di ospitare 12-14 coperti) e intanto i tre giovani imprenditori si divincolano tra la burocrazia e la ricerca dei fornitori. «Sebbene sia un cibo che nasce nell’oceano Pacifico vogliamo toscanizzarlo il più possibile – spiegano –. Per questo stiamo cercando dei produttori locali per tutto. A cominciare dal pesce fresco che arriverà da un fornitore di Livorno».

La “pokéria” sul lungarni pisani sarà inoltre un’attività ecologica. «Utilizzeremo solo prodotti riciclabili», assicurano i tre imprenditori. Inoltre garantirà anche tre posti di lavoro ad altri ragazzi. «Per poter partire con il piede giusto dobbiamo mettere su un team giovane e dinamico – sottolineano –. Per questo stiamo cercando dei giovani banconisti per la nostra attività. Nel prossimo mese di gennaio cominceremo i colloqui. In più ci affideremo a “Just eat” e “Deliveroo” per le consegne a domicilio».

Se la scommessa di Claudio, Alessandro e Marco sarà vincente lo scopriremo nei prossimi mesi. L’ambizione dei tre giovani imprenditori è in realtà quella di aprire un franchising, ma prima bisognerà conquistare Pisa. Molto dunque dipenderà dal gusto dei pisani, mentre un punto di forza potrebbero essere i tanti turisti che visitano la città. —

G.B.

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