«Cisam snodo delle indagini»
A Pisa il sopralluogo della commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito. Il giallo del torio dei missili
PISA. «Il Cisam è lo snodo dell'indagine che stiamo effettuando».
Si dice abbastanza soddisfatta della missione che la commissione parlamentare d’inchiesta sull'uranio impoverito ha svolto ieri mattina al Centro interforze studi per le applicazioni militari (Cisam). Con l'obiettivo di studiare il funzionamento del centro, di verificare i sistemi di misurazione utilizzati per valutare i rischi biologici, chimici, radiologici, nucleari e radioattivi ai quali sono esposti i militari e per acquisire documentazione necessaria all'indagine che la commissione sta portando avanti sui casi di morte e di gravi malattie che «hanno colpito il personale italiano impiegato all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico».
Dopo aver visitato la struttura di San Piero a Grado, la commissione (presenti l'onorevole Ivan Catalano, vicepresidente della commissione, il segretario, onorevole Gianluca Rizzo, l'onorevole Maria Chiara Carrozza e l'onorevole Mauro Pili), ha ascoltato il direttore del Cisam, l'ammiraglio Claudio Boccalatte, i responsabili dei vari reparti, i dipendenti e i rappresentanti dei lavoratori e illustrato i dettagli della visita nella sede della prefettura alla presenza del viceprefetto vicario Valerio Massimo Romeo.
«Il Cisam - ha sottolineato Carrozza - è una struttura strategica per il monitoraggio del personale, delle acque, dei cibi e di tutto ciò che entra in contatto con le persone impegnate in scenari di guerra, per la quale occorrerebbero maggiori risorse. Rappresenta un punto centrale dell'indagine che stiamo effettuando perché il Cisam misura la radioprotezione, oltre alle analisi sui reperti che provengono dagli scenari di guerra. Tramite questi è possibile infatti valutare l'esposizione ai diversi fattori delle persone coinvolte».
Criticità per la struttura, ma anche sotto il profilo dell’organico. «Auspichiamo - ha evidenziato Catalano - investimenti per la struttura e più personale, necessario al controllo del materiale e del rischio radiologico».
La commissione ha chiesto maggiori dati e documenti sull'attività svolta e per questo nelle prossime settimane i responsabili verranno auditi a Roma. «Per la costruzione della nuova normativa e per salvaguardare il personale militare e civile - ha proseguito Carrozza - è importante acquisire quanti più documenti possibili dal Cisam».
Dettagli, dati e documenti sono stati chiesti anche per ricostruire «il percorso, l'arrivo e da chi è partito l'ordine di trasferimento» al Cisam di alcuni residuati bellici.
«Lo scorso agosto è stata trasferita in elicottero dalla Sardegna una piccola quantità di residuati contenenti torio provenienti da missili Milan», ha denunciato l'onorevole Pili che, sul Cisam, chiede una particolare attenzione. «Deve tornare ad essere un organismo super partes ed avere maggiore chiarezza su compiti e funzioni. Al Cisam - ha concluso l'onorevole - occorre quindi che i militari non prevalgano sui civili».
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