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La storia

Il prof empolese che insegna all’Elba: «Spese raddoppiate per la nave, non so se resto»

di Luca Centini

	Un traghetto a Portoferraio e il docente
Un traghetto a Portoferraio e il docente

Il docente 30enne ha scelto l’isola per iniziare la carriera: «Mi trovo benissimo, ma così diventa molto dura»

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PIOMBINO. Ha scelto l’Elba per iniziare la professione di docente di educazione fisica. Da due anni è entrato di ruolo e presta servizio al liceo delle scienze umane di Salita Napoleone e al liceo del Grigolo. Ma il futuro sullo Scoglio del professor Marco Freschi non è più così certo. Il motivo? Le spese alte che rendono complicata la vita sull’isola per il personale delle scuole. Lo stop impresso a partire dal primo gennaio alle agevolazioni di Moby Lines per il traghettamento dei mezzi per gli insegnanti che prestano servizio sull’isola ha, di fatto, raddoppiato il costo per imbarcare l’automobile.

Il racconto e le cifre

«Fino a dicembre spendevo 52 euro andata e ritorno per passeggero più auto, ora spendo 114 euro. Una mazzata, non me lo posso più permettere». Il prof Freschi è di Empoli. Ha trent’anni. Ha scelto l’Elba per fare un’esperienza fuori casa e per iniziare la professione in un luogo particolare, che gli piaceva particolarmente. «Ma una volta a settimana torno a casa – racconta – a Empoli ho i miei genitori e gli amici. All’Elba ho trovato casa a Lacona, senza la macchina non posso arrivarci. E di certo non mi posso permettere di usare due auto, una all’Elba e una a Empoli». Per questo motivo la prima reazione allo stop alle agevolazioni è stata quella di diradare i rientri in continente. «Torno una volta ogni 2-3 settimane, altrimenti sarebbe davvero un salasso. Ma in caso di problemi a qualche familiare o per necessità personali avrei la necessità di tornare con maggiore frequenza».

Cosa farà

Ed è proprio per questo motivo che, in assenza di un ripristino delle agevolazioni cancellate dai primi del 2025, il prof non esclude l’ipotesi di una richiesta di trasferimento. «Mi dispiacerebbe molto, non è quello che voglio fare, dal momento che al Foresi mi trovo benissimo, così come sto bene all’Elba. Ma dal punto di vista economico lavorare sull’isola è sempre più complicato. Spero davvero che le agevolazioni possano essere reintrodotte nel più breve tempo possibile».

Il sindacato

I rappresentanti del sindacato Snals stanno seguendo da vicino la vicenda di Marco Freschi e degli altri docenti che si imbarcano per Portoferraio, per garantire il servizio scolastico, andando a integrare il personale stanziale in forza agli istituti scolastici di Portoferraio e del resto dell’isola. Snals ha chiesto un incontro con la compagnia di navigazione per discutere la questione. In queste ore i sette sindaci dell’isola d’Elba sono intervenuti pubblicamente sulla vicenda dello stop alle agevolazioni. Non solo nei confronti del personale scolastico, ma anche per le società sportive, per gli operatori di giustizia che fanno la spola tra i tribunali di Portoferraio e di Livorno, per i proprietari di seconde case. Categorie di utenti che, nel giro di pochi giorni, hanno visto schizzare le spese per raggiungere l’isola d’Elba. Poi c’è la questione delle poche corse a disposizioni, in orari strategici per i lavoratori pendolari. I primi cittadini hanno chiesto un nuovo incontro urgente alla Regione e alle compagnie di navigazione, alle quali sarà chiesto il rispetto degli impegni assunti nell’ultima riunione tenuta alla fine del 2024.

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