Il Tirreno

Il caso

Piombino, autovelox nel posto sbagliato: annullata la prima multa, probabile effetto domino su tutte le altre

di Gabriele Buffoni
Piombino, autovelox nel posto sbagliato: annullata la prima multa, probabile effetto domino su tutte le altre

Da maggio ad agosto 2023 una media impressionante di 115 verbali al giorno. L’associazione AltVelox: «Ora i rimborsi». Ma il Comune replica: «Termini scaduti»

05 marzo 2024
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PIOMBINO. L’autovelox su viale Unità d’Italia a Piombino non avrebbe dovuto sorgere nel punto in cui si trova, bensì circa 600 metri più indietro. Non quindi lungo la discesa in ingresso alla città, ma sul rettilineo che la precede. Un errore al quale ha “rimediato” il Prefetto di Livorno ma solo il 20 dicembre 2023, cioè otto mesi dopo la messa in attività dell’apparecchio (che ha iniziato a scattare foto – e conseguentemente a fare multe – il 22 aprile scorso). E che ha portato all’archiviazione di un primo verbale presentato all’attenzione della stessa Prefettura dall’associazione a difesa dei consumatori Migliore Tutela-Altvelox: una decisione che rischia di far scattare un effetto domino su tutti gli altri ricorsi presentati nel corso del 2023. Facendo finalmente luce su quello che fin dalla sua installazione è stato definito come l’autovelox della discordia.

La svolta

Tutto ha avuto inizio dalla multa emessa dal Comune di Piombino a danno di un uomo residente nel padovano. Il 20 agosto scorso l’uomo, a bordo della sua auto, è passato davanti all’autovelox di viale Unità d’Italia a 62 chilometri orari, superando il limite di velocità previsto di 50 chilometri orari. Risultato: sanzione amministrativa e 3 punti in meno sulla patente di guida. Il multato però non ci sta e si rivolge ad AltVelox. Essendo trascorsi più di 30 giorni dalla notifica, quest’ultimo caso viene portato dall’associazione non al cospetto del giudice di pace ma direttamente sul tavolo del Prefetto.

E qui emerge l’errore, contestato come primo punto del ricorso e già di per sé sufficiente a far crollare la legittimità del verbale: l’autorizzazione del Prefetto all’autovelox, pubblicata l’8 giugno 2022 e poi integrata il 27 febbraio, indicava una posizione diversa da quella dove poi è stato installato materialmente l’apparecchio. Circa 600 metri prima. Un’errata geo-localizzazione della postazione che è stata corretta solo il 20 dicembre. Per cui, per quanto la rilevazione sia stata fatta «in modo preciso e conforme» dalla Prefettura viene disposta «l’archiviazione del verbale di accertamento sanzionatorio».

L’effetto domino

Un pasticcio vero e proprio. Che rischia di scaturire in un effetto domino dirompente. «Tutti i verbali emessi nel corso del 2023, almeno fino al 20 dicembre, riportano una geo-localizzazione errata dell’apparecchio – dichiara il presidente di AltVelox Gianantonio Sottile Cervini – per cui anche solo per questo sono da considerare non validi: chi ha fatto ricorso può stare tranquillo, lo vincerà come è successo in questo primo caso. Non solo: nei ricorsi che abbiamo presentato abbiamo esposto anche altri motivi per cui quell’autovelox in quel punto e su una strada con quelle caratteristiche non può stare. Il Prefetto non è entrato nel merito, dato che il primo punto era già sufficiente ad annullare la multa, ma un giudice di pace si esprimerà anche sul resto: siamo in attesa di una sentenza – conclude – che se favorevole porterà alla piena illegittimità non solo delle multe ma dello stesso autovelox in quel tratto di strada».

Il nodo dei rimborsi

La questione però è molto più ampia. E rischia di travolgere il Comune come una valanga. «Al di là di chi ha presentato ricorso – commenta Sottile Cervini – sono migliaia le persone multate e che hanno pagato una sanzione che per otto mesi, da aprile a dicembre 2023, è di fatto illegittima». Solo nel periodo da maggio ad agosto 2023 infatti (in base ai dati trasmessi dalla polizia municipale di Piombino) sono state 10.555 le contravvenzioni emesse con l’aiuto del rilevatore. Una media impressionante di 115 verbali al giorno. «Tutte queste persone – dichiara il presidente di AltVelox – hanno subito un torto e hanno diritto a chiedere al Comune non solo il rimborso economico della sanzione ma anche i punti che sono stati decurtati dalla patente. Come associazione – conclude – siamo a disposizione di tutti coloro che ne avessero bisogno. E se il Comune si opporrà, faremo subito istanza alla Corte dei Conti». Ma dal municipio la risposta è netta. «I termini di ricorso sono scaduti e, una volta pagata la multa, l’iter amministrativo è completato e scatta la quietanza – spiegano dall’ente – per cui non si può chiedere alcun rimborso di quanto pagato».


 

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