Ex allievo della Normale di Pisa fatto a pezzi e trovato in una valigia in Colombia
Secondo le autorità della zona alloggiava in un ostello nel centro della città
Tragedia in Colombia dove è stato trovato il corpo senza vita di un 38enne italiano ricercatore della Royal Society of Biology di Londra, Alessandro Coatti. Una terribile vicenda che ha sconvolto anche la Toscana, visto che – a quanto s’apprende – il 38enne (39 anni ancora da compiere, ad agosto), biologo molecolare originario della provincia di Ferrara, si era laureato all’Università di Pisa; dal 2005 era era stato allievo della Scuola Normale Superiore nel 2010.
A dare la tragica notizia le autorità colombiane: la scoperta choc, a Santa Marta, risale a domenica 6 aprile. Da lì sono scattati gli esami di rito che hanno dato un nome a quel corpo trovato fatto a pezzi in una valigia. L’uomo, dalla ricostruzione delle forze di polizia della zona, sembra che fosse in vacanza e che alloggiasse in un ostello della città; qui era arrivato nei giorni precedenti e da venerdì 4 aprile era sparito. La sua assenza ha suscitato preoccupazione tra i suoi amici, che hanno tentato invano di contattarlo. È allora che sono iniziate le ricerche. Una delle mani del cadavere trovata nella valigia recava ancora il braccialetto che permette l'ingresso all'ostello in cui alloggiava, consentendo alle autorità di identificarlo.
La ricompensa
Data la gravità del reato, il sindaco di Santa Marta, Carlos Pinedo Cuello, ha attivato una squadra investigativa speciale in collaborazione con la Procura e la Gaula (Unità nazionale antiterrorismo). Ha anche offerto una ricompensa fino a 50 milioni di pesos (circa 10mila euro) a chiunque fornisca informazioni rilevanti che possano portare alla cattura dei responsabili del brutale omicidio. Finora le autorità non sono riuscite a chiarire il movente del crimine.
La Farnesina, intanto, ha confermato la morte in Colombia del ricercatore. Il ministero spiega che l'ambasciata italiana nel Paese sudamericano segue "da vicino" la vicenda in stretto coordinamento con le autorità locali. La Farnesina è in contatto anche con i familiari del connazionale deceduto.