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Montecatini, il Kursaal ritrova il suo salone dopo decenni di abbandono

di Lorenzo Carducci
Come si presentava il salone negli anni Trenta e Quaranta in una foto d’epoca (foto Rosellini)
Come si presentava il salone negli anni Trenta e Quaranta in una foto d’epoca (foto Rosellini)

Venerdì si presenta lo spazio recuperato nell’ala storica

19 ottobre 2024
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MONTECATINI. Dopo quasi 120 anni, nonostante i danni di decenni di abbandono, è ancora capace di togliere il fiato: le pareti, l’antico parquet, le colonne, i lampadari originali che scendono dal soffitto alto sei metri. Gioiello liberty di assoluto pregio architettonico, simbolo di Montecatini e della sua storia, ma anche dei costumi di un’epoca. Adesso il salone storico del Kursaal sta per tornare a nuova vita, cuore pulsante di un coraggioso progetto che tramite un restauro conservativo ha l’ambizione di restituirlo alla città, per esposizioni di design ed eventi di architettura e innovazione a sfondo sia culturale che commerciale.

Questa è la scommessa di Over srl, azienda montecatinese amministrata da Sergio Miele e attiva nel campo dell’edilizia sostenibile, che venerdì 25 ottobre, alle 16, svelerà “in loco” i dettagli di “Kursaal oltre il liberty – Viaggio nel tempo verso un futuro di design”. Over ha infatti recentemente acquistato l’ala ad oggi più storica del Kursaal, quella situata nella parte sinistra dell’edificio guardando la facciata da corso Roma: circa 1000 metri quadri di sale al piano superiore, compreso appunto il salone storico, cui si accede salendo le scale dall’ingresso al piano terra. Di fatto gli unici ambienti rimasti “com’erano una volta”, testimoni del complesso che fu inaugurato nel 1907 su impulso dei proprietari, i signori milanesi De Marchi e Gherini di Milano, e su progetto degli architetti Carbinati e Garbagnati.

Inizialmente dotato di un teatro, un ristorante e un caffè, fu poi ampliato con nuove aree di intrattenimento pensate per i suoi ospiti: il lussuoso casinò proprio nel salone storico acquistato da Over, le sale per il tiro al bersaglio, il primo cinema all’aperto d’Italia e due piste da ballo, una al coperto e l’altra all’esterno, fino all’apertura nel 1957 del nuovo cinema teatro che ospitò artisti di spicco. Un luogo d’eleganza e mondanità, in linea con i “vip” dell’epoca che frequentavano Montecatini.

La nascita del casinò è legata all’ingegno di Giulio Bernardini, padre della prima conformazione urbanistica di Montecatini, oltre che di diversi stabilimenti termali, della pineta e alcuni grandi alberghi. Casinò che resiste fino all’immediato dopoguerra, dopodiché il salone e gli spazi circostanti restano come circolo dei signori benestanti, che vi si ritrovano la sera per giocare a carte, bere qualcosa e ascoltare musica ma anche come luogo adibito alla celebrazione delle feste comandate. Da metà anni Settanta quest’ala subisce un progressivo abbandono fino quasi a finire nel dimenticatoio, anche se con la sala giochi, il cinema e la discoteca il Kursaal resta un punto di riferimento per la vita notturna.

Col progetto di Aldo Rossi, improntato alla ristrutturazione e trasformazione in un complesso commerciale e residenziale e poi portato avanti dalla società Monaco di Verona nei primi anni 2000, questa parte (come la facciata) è risparmiata dalla demolizione, ma non viene recuperata. E così si arriva all’oggi, con l’investimento di Over per riportare in auge il salone e tutto il piano superiore. L’azienda ha già cominciato a effettuare una prima ripulitura, a cui seguiranno la progettazione del restauro e i lavori, della durata stimata di circa due-tre anni. Per saperne di più sulle prospettive di destinazione dell’edificio, ma anche per vivere un tuffo nella Belle Époque e nella Montecatini che fu, si dovrà attendere venerdì.

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