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Il campo storico

Montecatini, un piano per la rinascita del campo “Mencarelli”

di Luigi Spinosi
campo visto dal drone dopo l’opera di ripulitura del campo Mencarelli e immagini dell’ingresso e degli spogliatoi (foto Nucci/ Innocenti)
campo visto dal drone dopo l’opera di ripulitura del campo Mencarelli e immagini dell’ingresso e degli spogliatoi (foto Nucci/ Innocenti)

La proposta Pro Loco per recuperare un “luogo del cuore”: farne un verde pubblico attrezzato per Montecatini Alto

28 luglio 2024
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MONTECATINI. In molte generazioni di montecatinesi, e non solo tra coloro che vivono nel borgo collinare, quello spazio desta ancora molti ricordi. Ricordi di gol fortuiti e spettacolari e di papere clamorose, ricordi di liti per un fallaccio e di pace fatta quando era l’ora di andare a casa. Stiamo parlando del “Rismo Mencarelli”: così si chiama il campo di calcio di Montecatini Alto, immerso nel verde prima di arrivare in paese, sul versante che guara verso nord-ovest, verso la Grotta Maona e Montaccolle.

Un “luogo del cuore” che però, almeno fino a poco tempo fa, oltre a dolci ricordi sollevava anche un velo di tristezza, per le condizioni in cui era ridotto, coperto come era da rovi ed erbacce. Ma nei giorni scorsi finalmente sono passate le falciatrici della ditta incaricata dal Comune. A dire il vero di lavoro da fare per farlo rinascere ne servirebbe ancora parecchio, tra impiantistica e recinzioni rotte, ma già vedere la fu superficie di gioco ripulita dalle erbacce dà una bella sensazione, oltre a fornire nuovi stimoli e speranze per una rinascita di questo spazio.

Stimoli e speranze che arrivano in particolare dalla Pro Loco di Montecatini Alto, attivissima associazione culturale che tra i suoi mille obiettivi ha anche la salvaguardia della memoria storica del paese. E anche un ex campo di calcio fa parte di quella memoria. Ed è così che dalla Pro Loco arriva una proposta per rilanciare quello spazio e farne un punto di riferimento per la comunità. Un’idea capace, a sua volta di generarne altre mille.

«L’idea – spiega il vicepresidente dell’associazione Giuseppe Romano – è quella di valorizzare quest’area per farne un centro polifunzionale». E non si tratta semplicemente di un’idea, buttata lì. L’associazione presieduta dall’architetto Paola Galassi ha anche pensato a un iter da seguire per far rinascere l’area e, cosa non secondaria, anche a cosa farne dopo perché non rimanga un progetto fine a sé stesso. Una volontà che è stata formalizzata nell’ultimo consiglio dell’associazione.

«L’intenzione – prosegue Romano – è quella di recuperare questo spazio e dargli un utilizzo diverso da quello “storico”. O, meglio, dagli ulteriori utilizzi. Questo mantenendo uno spazio con le porte per chi vuole giocare a pallone, ma inserendoci anche dei canestri per chi vuol giocare a pallacanestro, inserendo dei giochi per bambini, e, via via, farlo diventare uno spazio vivo, dove, per fare qualche esempio, ospitare cene, feste, incontri. Insomma l’idea è quella di farlo diventare un verde pubblico attrezzato, uno spazio che (può sembrare paradossale per un paese circondato da campi e boschi, ma in effetti è così ndr) a Montecatini Alto adesso manca. Da parte nostra, come Pro Loco, siamo disponibili a darci da fare in questo senso, a dar vita a iniziative, ad occuparci dell’apertura e chiusura dell’area e così via».

L’idea c’è e, come detto, parlando con Romano, ne vengono fuori in continuazione, ma le idee hanno bisogno anche di basi per essere sviluppate. Anche perché non si tratta “solo” di tener pulito, o di organizzare attività varie. Qui c’è bisogno anche di un grosso lavoro materiale, tra recinzioni e spogliatoi da sistemare, impiantistica (acqua e luce) da rifare praticamente ex novo, e quel lavoro materiale non richiede solo energie, richiede anche e soprattutto soldi.

Ed è qua l’idea della Pro Loco, quella per la quale l’associazione ha chiesto un incontro con la nuova amministrazione comunale per mettere nero su bianco un progetto di riqualificazione dell’area. Un progetto pronto per poter accedere a finanziamenti in grado di trasformare l’idea in realtà: «In particolare – aggiunge il vicepresidente della Pro Loco – potremmo partecipare a un bando della Fondazione Caripit che sembra fatto apposta per un progetto del genere. Si tratta del bando chiamato “Piccole bellezze”, per sostenere proprio progetti di riqualificazione di spazi di uso pubblico in stato di abbandono». Spazi da far rivivere con iniziative ricreative, sociali, culturali e sportive. Sì, un bando che sembra disegnato proprio per il campo Rismo Mencarelli. L’unica avvertenza però è che occorre fare presto, anche perché la scadenza del bando è fissata al 10 settembre, e i tempi sono dunque strettissimi. C’è comunque un certo ottimismo sulla volontà di ascolto del Comune, visto che nella recente campagna elettorale quasi tutti i candidati dell’allora opposizione (compreso lo schieramento poi risultato vincente) si sono presentati all’ombra della torre del Carmine dichiarando la propria volontà di recuperare quello spazio. Volontà in parte concretizzatasi con la ripulitura dell’area, ma adesso serve un passo in più.

A dire il vero anche la passata amministrazione aveva elaborato, pochi mesi fa, un bando per affidare la gestione dell’impianto, permettendone così la rinascita, solo che quel bando si è rivelato poco appetibile per le associazioni e, infatti, andò deserto. Adesso si tratta di trovare una nuova strada, per raccogliere la gloriosa eredità dell’Usma, l’associazione sportiva del paese dalla lunga (e purtroppo finita) storia che aveva fatto vivere quell’angolo di Montecatini Alto.

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